Braccio di ferro su reddito emergenza, Pd e Iv per ‘una tantum’

E’ ancora braccio di ferro sul reddito di emergenza. Ieri nel vertice andato avanti fino a tarda notte tra il premier Giuseppe Conte, i capidelegazione delle forze di maggioranza e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri sul dl maggio, il clima si è scaldato quando, dopo l’una di notte, è iniziato il confronto sul cosiddetto Rem. I soldi e la platea sono stati definiti: 1 miliardo per 2,5 milioni di beneficiari. Che i 5 Stelle vorrebbero tradurre in un contributo tra i 400 e gli 800 euro, a seconda del quoziente familiare, per almeno due mesi. Ma, a quanto apprende l’Adnkronos, ieri nel corso della riunione Iv ma anche Pd sono tornati a far muro, chiedendo di ‘destrutturarlo’ -le parole che vengono attribuite al dem Dario Franceschini da alcuni presenti- trasformandolo in un contributo straordinario una tantum, “e non un istituto che rischia di essere permanente”.

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