Coronavirus, de Magistris preoccupato da possibili rientri di persone dal Nord: “Speriamo che non accada quello che è successo l’8 marzo”

Sul possibile esodo delle persone che dal Nord, da oggi, possono tornare al Sud dopo il via libera da parte del Governo “c’è preoccupazione e speriamo che non accada quello che è successo l’8 marzo, quando il Paese era ancora impreparato e c’era confusione”. A dirlo è il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in diretta a Mattino5. Il primo cittadino svela di essere “un po’ amareggiato perché noi avevamo chiesto ai presidenti di regione di non limitarsi, parlo dei treni, degli aerei, degli autobus che scendono verso Sud, al rilievo della temperatura e al test rapido solo per quelli che superano i 37.5 di temperatura perché dopo 2 mesi e milioni di euro spesi, almeno i tamponi in questo caso avrebbero tutelato i viaggiatori, i familiari e una comunità che ha fatto tanti sacrifici”. L’ex magistrato è convinto che dopo 2 mesi di lockdown “sulla medicina territoriale siamo ancora indietro poiché ricevo, ogni giorno, telefonate di medici e questo fa capire che non c’è ancora quella rete capillare di tutela nel Paese. Se dei passi avanti sono stati fatti in altri settori, da questo punto di vista siamo indietro” de Magistris. “Ci vuole ancora giudizio e responsabilità perché iniziamo oggi la fase più difficile. Il virus c’è ancora in Italia, in forme diverse, gli italiani sono stati bravi ma dobbiamo continuare su questa strada” conclude de Magistris.

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