Covid-19, Borrell: rimpatrio europei dall’estero quasi completo

Rientrati 550mila cittadini, il 90% di quelli blocati fuori Ue Roma, 2 mag. (askanews) – Il rimpatrio dei cittadini europei che si trovavano fuori dall’Europa nel momento in cui sono stati chiusi i confini a causa della pandemia di coronavirus è quasi completo: lo ha detto oggi l’alto rappresentante Ue per la Politica estera Josep Borrell, in un’intervista al quotidiano tedesco Die Welt. “Quando l’emergenza sanitaria globale ha raggiunto il picco, molti europei si sono trovati bloccati all’estero e non sono stati in grado di tornare in Europa. Una situazione che ha interessato circa 600mila nostri cittadini”, ha detto Borrell. “Al primo maggio abbiamo restituito più di 550mila europei alle loro famiglie, il che significa che il 90% di loro è stato riportato a casa dall’estero”, ha aggiunto il capo della diplomazia Ue, salutando con soddisfazione “una cooperazione consolare unica tra l’Unione europea e i suoi Stati membri”.

“Continueremo a lavorare per aiutare il 10% degli europei che devono ancora prendere voli di ritorno”, ha insistito Borrell, secondo il quale questa operazione di rimpatrio su vasta scala dimostra che “l’Ue è in grado di reagire rapidamente ed efficacemente a situazioni impreviste e di sostenere i suoi cittadini”. Il rimpatrio dei 50mila cittadini europei rimanenti, tuttavia, promette di essere difficile, sottolinea il quotidiano tedesco, che cita i casi del Marocco, che “non rilascia ancora alcun permesso di sbarco”, nonché delle Filippine, del Camerun e dell’India, dove l’accesso agli aeroporti è difficile a causa delle “restrizioni all’uscita molto severe”.

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