Numerose le denunce di maltrattamenti e violenze sulle donne in provincia di Napoli, 3 arresti e 5 denunce dei carabinieri

L’emergenza Coronavirus non ferma la violenza di genere nel Napoletano: tre le persone arrestate e cinque quelle denunciate dai carabinieri nell’ultima settimana per violenze e maltrattamenti in famiglia. Ha 63 anni ed è già noto alle forze dell’ordine l’uomo arrestato a Pomigliano d’Arco: ha insultato e minacciato la moglie e le due figlie al culmine di una lite scoppiata per motivi banali. Allertati dai familiari, i militari hanno scoperto che già in passato erano avvenuti episodi simili. L’uomo è stato arrestato. In manette, per lo stesso reato, un 32enne di Sant’Antonio Abate già noto alle forze dell’ordine. L’uomo aveva appena aggredito la moglie con un pugno al volto, davanti agli occhi atterriti dei tre figli minori. Visitata da personale medico del 118, la donna ha riportato abrasioni al labbro e varie contusioni. Secondo quanto denunciato, la vittima è stata oggetto di maltrattamenti per circa cinque anni: ed è proprio cinque anni fa che il marito le aveva rotto il naso, ma ai medici del pronto soccorso la vittima aveva raccontato di essere caduta dalle scale. Stessa sorte per un 24enne di Terzigno già noto alle forze dell’ordine: aveva colpito con pugni e calci la moglie incinta al settimo mese di gravidanza: alla base dell’aggressione motivi di carattere economico. Dieci i giorni di prognosi per la vittima. La donna che aveva già denunciato altre violenze subite, ha raccontato di ripetuti episodi di maltrattamenti. Per il 24enne si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale. 

Denunciato per maltrattamenti dai militari della Stazione di Portici anche un 48enne del posto: ha colpito la moglie con calci e pugni. A fermarlo prima che la lite finisse in tragedia il figlio 20enne. Alla base dell’aggressione la gelosia ossessiva. I militari, intervenuti nell’abitazione, hanno sequestrato anche una pistola scacciacani con la quale il 48enne avrebbe in passato minacciato la donna. A Cimitile, invece, è stato denunciato per maltrattamenti un 52enne già noto alle forze dell’ordine. I carabinieri della Stazione locale sono stati allertati dalla moglie che ha raccontato di essere stata aggredita e insultata durante una banale discussione. Denunciato per lo stesso reato anche un 43enne di Scampia a Napoli. La moglie ha raccontato ai carabinieri di aver subito mesi di vessazioni: non accettando la decisione di interrompere la loro relazione, l’uomo avrebbe più volte insultato e minacciato la donna, anche in presenza del figlio minore. Violenze denunciate anche ai militari della Stazione di San Giorgio a Cremano. Una 36enne, da tempo vittima del compagno, ha denunciato di essere stata schiaffeggiata e afferrata al collo durante una banale discussione. Sempre a San Giorgio a Cremano, una madre ha raccontato di aver subito maltrattamenti da parte del figlio convivente. Durante una discussione, il 19enne incensurato avrebbe danneggiato la porta del bagno, un lavandino e messo a soqquadro una delle camere dell’abitazione.

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