Presi dalla polizia due evasi dal carcere di Foggia lo scorso 9 marzo, con loro arrestato un fiancheggiatore latitante da oltre un anno

Un uomo di 55 anni di San Marco in Lamis (Foggia) e’ stato arrestato ieri sera dalla polizia con l’accusa di aver favorito la latitanza di Francesco Scirpoli, Angelo Bonsanto e Pietro La Torre, arrestati ieri pomeriggio sempre dalla polizia. I tre si nascondevano in un’abitazione all’interno di una cava di Apricena. Scirpoli e Bonsanto erano ricercati dal 9 marzo scorso, dopo essere evasi dal carcere di Foggia, durante la protesta che si concluse con la massiccia fuga di 72 detenuti. Pietro La Torre, invece, era ricercato da un oltre un anno per reati contro il patrimonio.

 I tre arrestati sono ritenuti dagli inquirenti elementi di vertice dell’organizzazione mafiosa ‘Lombardi-Ricucci-La Torre’ contigua al clan mafioso dei Romito protagonisti della guerra di mafia sul Gargano. Gli investigatori hanno setacciato l’immobile, dove si nascondevano i tre, e dove sono state trovate radio ricetrasmittenti, telefoni cellulari del tipo usa e getta, denaro contante, nonche’ viveri e alimenti. Nelle auto parcheggiate davanti al rifugio sono stati trovati indumenti e altro materiale, ritenuto “interessante” per il prosieguo delle indagini che sono coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. Le indagini puntano a verificare da quanto tempo i latitanti si trovassero nella cava e i loro movimenti precedenti e a ricostruire la rete di fiancheggiatori che li hanno coperti e agevolati nella latitanza.

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