15mila domande in pochi giorni al Comune di Napoli per i buoni spesa, tante arrivano dai quartieri popolari e molte richieste anche da colf straniere

Circa 15mila domande in pochi giorni, che potrebbero diventare 20mila fino alla chiusura dei termini. Sono le richieste pervenute al Comune di Napoli per il buono spesa da 300 euro (100 euro a settimana), con il quale l’amministrazione sostiene le fasce maggiormente colpite dal Coronavirus. Tante di queste vengono dai quartieri popolari, come San Carlo all’Arena (1.104), Pianura (1.030), San Lorenzo (944), ma ci sono anche tante situazioni che arrivano dalle zone dello shopping e dei ristoranti, in particolare Fuorigrotta (794), Arenella (502), Chiaia (398). Dietro queste istanze ci sono commercianti che hanno dovuto chiudere la propria attivita’ o persone che, in poche settimane, hanno dato fondo ai pochi risparmi messi da parte. Gli uffici hanno completato la verifica su 12mila domande, in gran parte accolte, mentre ne sono state respinte 453 perche’ i richiedenti percepiscono gia’ il reddito di inclusione o di cittadinanza.

Al numero attivato dal Comune si sono rivolte anche 1.873 persone nate all’estero e attualmente residenti a Napoli, ma anche chi non avrebbe diritto al buono, che pero’ e’ stato aiutato vista la particolare situazione di difficolta’ che sta vivendo. Tra questi ci sono gli anziani percettori di pensione, ma impossibilitati a riscuoterla in questi giorni difficili, le colf provenienti dall’Est Europa o dai Paesi asiatici, che svolgevano le mansioni domestiche senza un regolare contratto e che in questa fase non stanno lavorando per timore di possibili contagi. Per rendere un po’ piu’ dolci le loro festivita’ pasquali, dal punto di raccolta istituito alla Mostra d’Oltremare i volontari stanno predisponendo la consegna a domicilio di una colomba, in aggiunta agli alimenti. In questi giorni la rete di solidarieta’ messa in campo dall’amministrazione ha incrociato la disponibilita’ di 5.000 tra supermercati e negozi di vicinato che, dopo una breve formazione, saranno abilitati ad accettare i buoni pasto e a vendere generi di prima necessita’ a chi ne avra’ diritto. Se non ci saranno proroghe, i ticket potranno essere richiesti fino a domani e spesi entro il 15 maggio.

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