Napoli, medico del 118 positivo al coronavirus dedica queste belle parole ai figli: “Sono loro insieme alle famiglie i piccoli eroi dimenticati di questo dramma”

Tra i tanti contagiati dal covid-19 lunghissimo è l’elenco di medici, infermieri e operatori sanitari. Un elenco che cresce sempre più anche in Campania. Un medico del 118, napoletano, uno dei tanti in prima linea a fronteggiare ogni emergenza sanitaria, che pochi giorni fa ha appreso dell’esito positivo del tampone e che è in isolamento a casa in discrete condizioni di salute, affida a noi queste belle frasi. Parole dedicate ai figli, “sono loro insieme alle famiglie – dice – i piccoli eroi dimenticati di questo dramma”. Piccoli eroi costretti a casa, sottoposti a fastidiosissimo tampone, che non possono abbracciare il proprio papà perché contagiato ma che ammirano l’uomo che va sulla luna e che da piccoli diventano grandi eroi.

“In questo momento così buio ed incerto sarebbe bello avere un supereroe che ci viene a salvare e tirare fuori da questo inferno infinito…

Ed è anche bello sentire elogiare gli eroi dei nostri tempi: medici ed infermieri,  forze dell’ordine, vigili del fuoco, ricercatori, autotrasportatori,  cassieri…direttori, presidenti. 

Sono tutti forti, veloci spesso genitori e…adulti.

Hanno detto: “Restate a casa” e così è stato fatto…mica si può disubbidire al papà o alla mamma…

E sono apparsi i piccoli eroi…

Si nutrono con l’aria del parco, le giostrine, lunghe camminate accanto alla mamma, papà, fratelli, nonni, zii ed hanno smesso di nutrirsi…

Respirano grazie a tante nuove emozioni, incontri con amichetti, infinite coccole dei genitori…ed hanno smesso di respirare perché spesso il genitore eroe li allontana, li blocca con la mano e si isola…

I piccoli eroi hanno imparato tante nuove parole scientifiche e stanno aspettando “il picco” perché dopo tanti, tantissimi giorni potrebbero iniziare a nutrirsi e respirare…e si fidono molto di grandi eroi, loro idoli…

Solo che un giorno qualcosa in questo mondo di grandi, forti e adulti…non funziona…

Neanche i grandi supereroi riescono a proteggersi…ed ora tocca a loro …i piccoli.

Dovrebbero crescere spensierati, lentamente ma diventano quasi subito grandi anche se ancora molto piccoli.

Hanno delle altre nuove parole “il test “, “tampone”. Sanno addirittura distinguere tra “negativo” e “positivo”.

Non hanno paura dell’ambulanza, uomini che arrivano vestiti in modo così strano come se volessero affrontare un viaggio sulla Luna.

Non fanno molta resistenza (o quasi) quando gli infilano profondamente una lunga canula con sostanza che brucia, nel naso e nella bocca.

Non dicono niente dopo, anche se gli si lacrimano gli occhi, brucia il naso e gli starnuti non passano.

Ammirano “l’uomo che va sulla Luna” e lo salutano ancora affascinati.

Adesso sono loro i piccoli GRANDI eroi, i piccoli super uomini.

Il loro mondo funziona alla perfezione. Sono loro grandi, forti e…adulti. 

Eh tu! Uomo della Luna… fai i tuoi piccoli passi…a quelli giganteschi ci pensano loro!”.

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