Maria Schneider avrebbe compiuto oggi 68 anni. E’ stata un’attrice francese, la cui popolarità esplose con “Ultimo tango a Parigi” di Bertolucci, facendola entrare nella storia del cinema a soli 20 anni

Maria Schneider nacque a Parigi il 27 marzo del 1952, figlia illegittima dell’attore francese Daniel Gélin e di Marie-Christine Schneider, una tedesca di Romania, proprietaria di una libreria a Parigi. Il padre, durante il periodo della relazione intrattenuta con la madre della Schneider (che al tempo si manteneva come modella), era sposato con l’attrice Danièle Delorme e, pertanto, non ne riconobbe la paternità; l’attrice, cresciuta dunque dalla madre presso una piccola città non molto distante dal confine con la Germania, verrà a conoscenza dell’identità del padre solamente durante l’adolescenza. Esordì in teatro non ancora quattordicenne, senza aver mai ricevuto lezioni di recitazione. Nel 1969 debuttò sul grande schermo con una piccola parte in L’albero di Natale (1969) di Terence Young e, l’anno successivo, apparve in Madly – Il piacere dell’uomo (1970) con Alain Delon.

L’affermazione giunse con Ultimo tango a Parigi, film di Bernardo Bertolucci che le regalò una fama mondiale facendola entrare nella storia del cinema a soli 20 anni. È su questo set che dovette girare una scena di violenza sessuale destinata a diventare fra le più famose nella storia del cinema. Sebbene tale scena fosse prevista nella sceneggiatura ed entrambi gli attori avessero firmato un contratto, non era specificato che la violenza dovesse comprendere un rapporto anale simulato con l’uso del burro come lubrificante. Questa aggiunta al copione venne in mente a Marlon Brando, protagonista del film, e venne accettata da Bertolucci. L’attrice, a distanza di anni, in una intervista concessa a un giornale inglese dichiarò di essere stata “quasi violentata” e di aver subito un forte choc emotivo dovuto all’umiliazione alla quale dovette sottostare. Subito dopo il successo di Ultimo tango a Parigi, la Schneider dichiarò ai media la sua bisessualità.

Nel 1975 interpretò la misteriosa amante di Jack Nicholson in Professione: reporter, film di Michelangelo Antonioni. Nei primi mesi del 1979, durante le riprese di Caligola, venne licenziata dalla produzione per il suo rifiuto di girare scene di nudo. Il licenziamento le provocò una crisi nervosa che la costrinse al ricovero in un ospedale psichiatrico a Roma. In quell’occasione venne sostituita dall’attrice Teresa Ann Savoy.

Il 1979 fu per la Schneider un anno turbolento, segnato dalla tossicodipendenza, da un’overdose e da un conseguente tentativo di suicidio La Schneider ammise che la sua tossicodipendenza da eroina fu causata dall’immagine che Bertolucci le aveva fatto assumere, suo malgrado, in Ultimo tango a Parigi[13]. Nel 1980, dopo un lungo periodo di riabilitazione, tornò alle scene cinematografiche e teatrali[14]. Nel 1996 produsse un disco-tributo a Lucio Battisti dal titolo Señor Battisti, di cui fu anche interprete insieme a Cristiano Malgioglio, suo carissimo amico.

Morì il 3 febbraio 2011, a 58 anni, a causa di un tumore al polmone.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.