Coronavirus: troppi i medici morti e personale sanitario contagiato, “mancano le protezioni”

Quattordici medici morti e fino a ieri 2.629 operatori sanitari contagiati. Troppi i soldati caduti e feriti in questa estenuante guerra al Covid-19. “Nel nostro paese, rispetto alla Cina, si e’ ammalato il doppio degli operatori sanitari e ora iniziano a scarseggiare”, riferisce all’AGI Giovanni Rezza direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanita’ (Iss). “E’ davvero un grosso problema, conseguenza del fatto che probabilmente non siamo stati cosi’ seri e rigidi nel proteggerli come invece la situazione lo richiedeva”, aggiunge. “Sono morti e contagi che proprio non ci possiamo permettere”, dice all’AGI Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto ricerche farmacologiche dell’Istituto Mario Negri di Milano. “Senza medici e infermieri chi si occupera’ dei malati?”, aggiunge.

“E’ indubbio che nel nostro paese i medici sono pochi, ma essere ancora piu’ pochi sono gli infermieri, fondamentali per l’assistenza anche dei pazienti piu’ gravi. Basta pensare – dice Remuzzi – che la Germania, oltre ad avere 5 volte piu’ terapie intensive di noi, ha anche 10 mila volte piu’ infermieri”. Il perche’ questa risorsa preziosa, medici e infermieri, sono a rischio e’ presto detto. “Mancano i presidi per la protezione individuale”, sottolinea all’AGI Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Universita’ degli Studi di Milano. “Cosi’ i medici e gli operatori sanitari che si occupano dei pazienti infetti si ammalano e muoiono”, aggiunge. “Con questo numero di contagi tra i medici – continua – non e’ poi cosi’ strano che siamo gia’ arrivati a contare 14 morti”. Si spera che le cose vadano meglio. “Ai nostri operatori sanitari e’ mancato il materiale di protezione individuale e i nostri vicini europei non sono stati affatto d’aiuto”, dice Rezza. “Ma ora sembra che, almeno su questo fronte, la situazione si sia sbloccata”, conclude.

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