Sharon Yvonne Stone spegne 63 candeline. Attrice, produttrice cinematografica ed ex modella statunitense, ha raggiunse la popolarità mondiale con “Basic Instinct”

Sharon Yvonne Stone spegne 63 candeline. Attriceproduttrice cinematografica ed ex modella statunitense, Debutta nel 1980 come comparsa in Stardust Memories di Woody Allen, affermandosi negli anni ottanta con ruoli più sostanziosi nei film Allan Quatermain e le miniere di re Salomone (1985), Action Jackson (1987) e Nico (1988). Negli anni novanta, dopo una parte in Atto di forza (1990), diviene famosa a livello internazionale nel 1992, anno in cui esce il celebre film Basic Instinct, in cui interpreta la femme fatale Catherine Tramell. La pellicola provoca numerose polemiche a causa dei suoi forti contenuti erotici, ma diviene uno dei maggiori profitti della storia al botteghino. Grazie a questa pellicola, riceve la nomination come miglior attrice protagonista ai Golden Globe. Dopo Basic Instinct riceve grandi lodi per l’interpretazione di Ginger McKenna nel cult Casinò (1995) di Martin Scorsese, per la quale si aggiudica il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico e ottiene la sua prima e unica candidatura al Premio Oscar per la miglior attrice. Per il suo ruolo nel dramma Basta guardare il cielo (1998) e nella commedia La dea del successo (1999), la Stone riceve la sua terza e quarta nomination ai Golden Globe, mentre nel 2004 vince il Premio Emmy per la sua partecipazione nella serie televisiva The Practice – Professione avvocati.

Sharon Stone nasce in un paesino della Pennsylvania che si trova tra Pittsburgh ed Erie. I suoi genitori, Joe e Dorothy Stone, avevano origini irlandesi: provenivano da Galway e lavoravano come operai in una fabbrica di colla. È la seconda di quattro fratelli; ha infatti un fratello maggiore (Mike), un fratello minore (Patrick) e una sorella minore (Kelly). Da ragazza prende parte a molti concorsi di bellezza, vincendoli tutti, tanto da decidere di trasferirsi a New York per diventare una modella. Nel 1977 si trasferisce nel New Jersey e poco dopo firma un contratto con la Ford Modeling Agency di New York.

Anni ottanta

Dopo essersi legata alla Ford Modeling Agency, riesce a sfondare nel campo della moda e diventa una delle indossatrici più famose degli Stati Uniti d’America. Successivamente è la protagonista delle pubblicità televisive delle aziende Burger King e Maybelline ma, insoddisfatta della strada che la sua carriera sta prendendo, si trasferisce in Europa e, notata da Woody Allen, ottiene una piccola parte nel film Stardust Memories (1980), che rappresenta il suo esordio sul grande schermo. L’anno seguente entra nel cast dell’horror Benedizione mortale, che ottiene un grande successo al botteghino. Mentre si trova in Francia, viene notata dal regista Claude Lelouch che le affida una piccola parte nella commedia Bolero (1982), in cui recita al fianco di James Caan per soli due minuti e per questo il suo nome ufficialmente non appare nei titoli di coda. Nel 1983 è selezionata da George Lucas e Steven Spielberg per la parte femminile di Indiana Jones e il tempio maledetto, ma alla fine la scelta ricade su Kate Capshaw, ritenuta più versatile e più adatta al personaggio da interpretare.

Dopo il film per la TV Fino all’ultimo dollaro (1984), il suo nuovo passaggio sul grande schermo avviene nello stesso anno con Differenze inconciliabili, in cui recita insieme a Ryan O’NealShelley Long e una giovane Drew Barrymore. Il film, mai giunto in Italia, è da ricordare perché vede la Stone cimentarsi nel ruolo di femme fatale, che l’avrebbe poi resa celebre qualche anno dopo. Sempre nel 1984 appare in una delle serie televisive più seguite, Magnum, P.I.. Verso la fine degli anni ottanta, la Stone recita in alcune pellicole di minore spessore, riuscendo ad impressionare felicemente la critica in Allan Quatermain e le miniere di re Salomone (1985), Gli avventurieri della città perduta (1987), Nico (1988) ed Ossessione d’amore (1989).

Anni novanta

Il suo primo ruolo di un certo rilievo è in Atto di forza (1990), di Paul Verhoeven, dove interpreta la moglie di Douglas Quaid (Arnold Schwarzenegger). In coincidenza con l’uscita del film, viene pubblicato un suo servizio fotografico senza veli per la rivista Playboy, in cui viene immortalata completamente nuda mentre apprende le tecniche del Taekwondoarte marziale indispensabile per la buona riuscita del film. In seguito, riguardo alle foto osé, dichiarò di averle fatte per bisogno di soldi, avendo appena finito di ristrutturare casa.

Poco dopo l’uscita di Atto di forza, è coinvolta in un incidente stradale a Los Angeles, sul celebre Sunset Boulevard: subito dopo il sinistro torna a casa, ignara dei traumi che ha subito. Rimane paralizzata per tre giorni e dichiara di aver pianto per tutto quel tempo prima di decidersi ad andare in ospedale, dove le vengono diagnosticate le fratture della scapola e della mascella, oltre a numerose contusioni. L’ottima interpretazione al fianco di Schwarzenegger avrebbe dovuto segnare la svolta della sua carriera, ma l’incidente la mette fuori gioco per vari mesi. Dopo la guarigione lavora in maniera stakanovista (nel solo 1991 appare in ben cinque film), ma si tratta di pellicole a basso budget e poca gente riesce a vederle: solo Scissors – Forbici ottiene un minimo seguito di pubblico, anche se viene stroncato dalla critica.

Il personaggio che le dà gloria internazionale e che la fa entrare nella storia del cinema, ponendola come la Faye Dunaway della sua generazione, è quello della femme fatale e presunta serial killer bisessuale Catherine Tramell in Basic Instinct (1992). Inizialmente il ruolo di protagonista era stato offerto alla più esperta Geena Davis, che però aveva rifiutato a causa delle numerose scene di sesso e di nudo presenti nella pellicola. Celebre è rimasta la scena in cui la Stone, interrogata da alcuni agenti, accavalla le gambe mostrando, senza lasciare nulla all’immaginazione, di non indossare alcun indumento intimo. L’interpretazione le vale una nomination al Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico. Basic Instinct è tra i trionfatori degli incassi di quella stagione cinematografica e suscita accese polemiche per le numerose scene di sesso che vengono mostrate senza censure: ciò aumenta notevolmente la popolarità della Stone, che nel 1992 viene inserita dalla rivista People tra le 50 donne più belle del mondo. Tuttavia, rivedendole oggi, le scene non appaiono così spinte. Nel 1993 recita in Sliver, diretta da Phillip Noyce, mentre nel 1994 si aggiudica il premio come componente della peggior coppia del cinema assieme a Sylvester Stallone per Lo specialista. Nello stesso anno recita in Trappola d’amore al fianco di Richard Gere. I riconoscimenti alla sua bellezza si moltiplicano e nel 1995 viene inserita dal periodico Empire nella lista delle 100 attrici più sexy della storia del cinema. Nello stesso anno è la protagonista del film di Sam Raimi Pronti a morire al fianco di Gene HackmanRussell Crowe e Leonardo DiCaprio, un omaggio agli spaghetti-western.

Anche il suo talento tuttavia è destinato ad essere premiato: il successo più importante giunge nel 1996, quando ottiene una candidatura al Premio Oscar come migliore attrice protagonista per la sua interpretazione in Casinò di Martin Scorsese, per il ruolo della prostituta Ginger McKenna, che le vale anche un Golden Globe. Nell’ottobre del 1997, la rivista Empire la inserisce tra le 100 più brave attrici di tutti i tempi. Il 1996 la vede in Difesa ad oltranza, con Randy Quaid e Rob Morrow, e Diabolique al fianco di Isabelle Adjani e Chazz Palminteri. Nel 1999 recita in Gloria, e viene inserita tra le 25 playmate più sexy del secolo, ricevendo anche una candidatura al Golden Globe per il film Basta guardare il cielo.

Anni duemila

Verso la fine degli anni novanta riceve la sua quarta nomination al Golden Globe per il film commedia La dea del successo, diretto da Albert Brooks, nel quale interpreta Sarah Little, moglie del personaggio di Brooks. Sempre nello stesso anno recita in due film di scarso successo: Beautiful Joe e Inganni pericolosi, mentre l’anno successivo è nel cast di Ho solo fatto a pezzi mia moglie, con protagonisti Woody AllenKiefer Sutherland e Maria Grazia Cucinotta. Dopo qualche anno di assenza dagli schermi dovuto a problemi di salute[1], nel 2003 ritorna sul grande schermo con il film Oscure presenze a Cold Creek, thriller psicologico nel quale è l’infedele ma onesta moglie di Dennis Quaid, alle prese con strani avvenimenti nella loro nuova casa. È ospite alla prima serata del Festival di Sanremo nel 2003, durante il quale legge il monologo americano Desiderata.

Nel 2004 partecipa alle pellicole Catwoman e Codice Homer. Riscuote tuttavia maggiore fortuna sul piccolo schermo quando vince il Premio Emmy come miglior attrice per la sua partecipazione al serial The Practice, del quale è guest star in tre episodi dell’ottava stagione nei panni di Shelia, un avvocato tormentato ma coraggioso. Un altro successo arriva nel 2005 quando recita insieme a Bill MurrayJessica Lange e Tilda Swinton in Broken Flowers di Jim Jarmusch, pellicola vincitrice del Grand Prix al Festival di Cannes. Nel 2006 torna ad occupare le prime pagine dei giornali per la sua scabrosa interpretazione in Basic Instinct 2sequel del precedente successo. Girato a Londra nell’autunno 2005, il film era già stato annunciato nei primi anni duemila, con la pre-produzione partita nel 2001, ma diversi disaccordi tra la Stone e la produzione, sembra a causa dei numerosi veti posti dall’attrice sul nuovo protagonista maschile, causarono l’annullamento del progetto, seguita da una causa legale di 100 milioni di dollari intentata dalla Stone verso i produttori. Tuttavia è la stessa attrice, nel 2004 durante il tour promozionale del film Catwoman, a rivelare di aver fatto cadere le accuse e che la produzione del film era ricominciata. Numerose sono le scene di nudo integrale e frequenti le scene di sesso lesbico e di gruppo. A tal proposito la Stone ha affermato che è stata lei a convincere il regista Michael Caton-Jones ad inserire più scene erotiche, dichiarando: “Più ero nuda, più ero contenta“. In questo film la 47enne Stone sfoggia un fisico statuario, seni grandi e sodi e un taglio di capelli che valorizza la bellezza del suo volto. Il cast comprende gli inglesi David MorrisseyCharlotte Rampling e David Thewlis. Presentato in anteprima al Roma Film Festival il film non ottiene tuttavia il successo sperato, risultando un clamoroso flop al botteghino americano, incassando 38,6 milioni di dollari contro un budget di oltre 70, e facendo vincere alla sua protagonista il Razzie Award alla peggior attrice protagonista. Nello stesso anno recita in Alpha Dog di Nick Cassavetes. Successivamente recita nelle pellicole When a Man Falls in the Forrest e If I Had Know I Was a Genius, attualmente inedite in Italia, mentre col film corale Bobby, che viene candidato al Golden Globe come Miglior Film Drammatico e al SAG Awards come Miglior Cast, la Stone riesce a tornare al successo. Nel 2008 è nel cast di 5 dollari al giorno e nello stesso anno appare in tre episodi della serie Huff. In seguito recita nelle pellicole Contrasti e amori e Streets of Blood, usciti direttamente in DVD negli USA.

Anni duemiladieci

Nel 2010 recita nel ruolo di guest star in 4 episodi dell’acclamata serie Law & Order – Unità vittime speciali. L’anno successivo è nel cast del film francese The Burma Conspiracy – Largo Winch 2 diretto da Jérôme Salle, che non ottiene un gran successo di incassi. Nel 2012 partecipa al film indipendente The Burder Run. In Italia la vediamo ospite nelle trasmissioni Chiambretti Sunday Show e Amici di Maria De Filippi realizzate per Canale 5. Il 2013 è un anno particolarmente intenso per la Stone, che partecipa a tre film: Lovelace, incentrato sulla vera storia della pornodiva Linda Lovelace, nel quale interpreta il ruolo della madre di Linda, e che generalmente viene ben accolto dalla critica[8]Gigolò per caso, commedia diretta e interpretata da John Turturro insieme a Woody Allen e Vanessa Paradis, nel ruolo dell’avvenente psicologa dott. Parker; Gods Behaving Badly, nuovamente con Turturro e al fianco di Christopher Walken, commedia sugli dei dell’Olimpo nel quale interpreta Afrodite. Nel 2014 il regista Pupi Avati la vuole nel suo nuovo film Un ragazzo d’oro, interpretato da Riccardo ScamarcioCristiana Capotondi e Giovanna Ralli. Nel film interpreta una scrittrice che sarà molto importante per il figlio dell’uomo di cui stava per pubblicare l’autobiografia. Il film vince il premio come miglior sceneggiatura al Montreal World Film Festival. Nel 2015 torna sul piccolo schermo come protagonista della nuova serie Agent X, nei panni della vicepresidente degli Stati Uniti Natalie Maccabee, mentre nel 2016 è nel cast del film Mothers and Daughters.

Vita privata

Dal 1984 al 1990 è stata sposata con il produttore televisivo Michael Greenburg. Per un anno (1993-1994) è stata fidanzata con il produttore William J. MacDonald. Il 14 febbraio 1998 sposa Phil Bronstein, editore del giornale San Francisco Chronicle. Nel 2000 la coppia adotta un bambino, Roan Joseph Bronstein. Il 29 settembre 2001 l’attrice è colpita da un aneurisma che la riduce in fin di vita e la costringe a un lungo ricovero. Nel 2004 subisce un infarto, poco dopo il divorzio dal secondo marito. La Stone ha successivamente adottato altri due bambini, Laird Vonne Stone nel 2005 e Quinn Kelly Stone nel 2006. Di religione buddhista, la Stone vive a Beverly Hills, in California, ma passa le vacanze estive in un ranch di sua proprietà in Nuova Zelanda. Appoggia il Partito Democratico, è sostenitrice dei diritti gay ed è favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso.

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