Fermato il traffico di droga nella Riviera del Conero, operazione dei carabinieri anche nella Val Musone

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo, hanno eseguito tre misure cautelari, due in carcere ed una ai domiciliari, per l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare in carcere sono finiti due cittadini albanesi di 36 e 40 anni con precedenti specifici, domiciliati a Camerano e Castelfidardo, di cui uno irregolare sul territorio; mentre costretto a stare a casa agli arresti domiciliari – si spiega in una nota – è un 27enne italiano residente ad Osimo. L’attività investigativa condotta dai Carabinieri di Osimo, coordinate dalla Procura di Ancona, ha definito un quadro indiziario a carico dei predetti in ordine a numerose cessioni di cocaina effettuate dal mese di marzo 2019 al mese di novembre 2019, nella zona di Camerano, Numana, Castelfidardo e Osimo. L’indagine avviata in un più ampio e generale controllo del territorio, durante il quale sono state attenzionati soggetti ritenuti appartenenti ad una rete di spacciatori facenti riferimento alla Val Musone alla Riviera del Conero ed alle zone limitrofe, portando poi nel suo sviluppo nel secondo semestre 2019, all’arresto in flagranza di reato di tre persone per detenzione ai fini di spaccio di droga, nonché il deferimento in stato di libertà e segnalazioni alla locale Prefettura di diversi altri piccoli spacciatori ed assuntori di droga.

Lo spaccio tra Osimo e Ancona veniva gestito tramite un collaudato sistema di smistamento delle “richieste” basato sull’utilizzo di telefonini di “servizio” con Sim intestate a fantomatiche ed inesistenti persone e solo a mezzo di scambi di sms. Questo ha costretto gli investigatori a modificare gli assetti delle indagini, concentrandosi sulla polizia giudiziaria di vecchio stampo fatta di pedinamenti e osservazioni. La scelta si è dimostrata vincente in quanto sono stati acquisiti fondamentali ed importantissimi elementi che non lasciavano dubbi sulla fiorente attività di spaccio di stupefacenti, in particolare cocaina. Gli investigatori del Norm di Osimo hanno potuto così accertare che gli arrestati si avvalevano dei più svariati stratagemmi per occultare lo stupefacente, in particolare utilizzavano anfratti, case rurali in disuso e arbusti di strade isolate come nascondigli dei quantitativi di droga ben confezionati, che poi provvedevano a spacciare di volta in volta. Lo smercio di droga avveniva nelle strade di campagna sull’asse Camerano-Numana- Castelfidardo-Osimo, a tutte le ore del giorno, al costo di 90 euro al grammo di cocaina. Gli incontri con i consumatori, venivano prefissati dagli spacciatori in luogo convenzionalmente denominati con generi di animali quali lepre, volpe, rana, etc. etc.: da qui l’operazione e la denominazione in “Fox”. Tutti gli incontri di spaccio, sebbene avvenivano in strade di campagne e poco trafficate, sono stati tutti ben documentati dai Carabinieri con numerosi servizi di pedinamento ed osservazione, costretti più volte a nascondersi tra la vegetazione per non essere scoperti al fine di raccogliere tutti gli elementi necessari, che poi dopo un’attenta analisi ed elaborazione, hanno portato all’emissione delle ordinanze. La fitta clientela era composta sia da uomini che da donne, che arrivavano nella riviera del Conero da diversi comuni sia dell’anconetano – talvolta anche dall’entroterra – che del maceratese. Secondo gli inquirenti, sono state ricostruite oltre 300 cessioni di stupefacenti, che avrebbero fruttato poco più di 60mila euro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.