Cina, il coronavirus ha provocato almeno 17 morti intanto isolata la città di Wuhan

Un senso di angoscia pervade Wuhan, metropoli della Cina di fatto isolata nel tentativo di contenere la diffusione di un virus che ha provocato almeno 17 morti. Le autorità hanno sospeso i collegamenti aerei e ferroviari in partenza dalla città, oltre ad autobus, metropolitane e traghetti. Agli undici miliondi abitanti è stato intimato di non lasciare la città, mentre tra timori di carestia, c’è chi parla di “fine del mondo”. Ci sono più di 500 casi confermati del coronavirus che provoca sintomi simili alal polmonite e si è diffuso all’estero. Le autorità di Hong Kong hanno riferito i primi due casi di coronavirus sul territorio e un caso è stato segnalato nella vicina città di Macao. Il blocco a Wuhan arriva mentre milioni di cinesi in altre zone della Cina sono in viaggio all’interno del Paese per le prossime vacanze del Capodanno Lunare. Un altro residente di Wuhan ha dichiarato sul social network Weibo di essere sul punto di “piangere” dopo aver saputo delle chiusure. Tutti i voli in partenza da Wuhan sono stati sospesi a partire da oggi: alcuni voli in arrivo sembrano essere ancora operativi, anche se molti sono stati cancellati.

La Commissione sanitaria nazionale della Cina ha reso noti i dettagli sulle 17 vittime: la vittima più giovane aveva 48 anni, la più anziana 89. Molti di loro erano anziani e soffrivano di altre malattie croniche, tra cui il morbo di Parkinson e il diabete. Tutte le vittime sono state registrate in Hubei, la provincia che circonda Wuhan. Nel frattempo, dopo una giornata di colloqui a Ginevra, il comitato di emergenza dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha annunciato che non dichiarerà ancora una “emergenza globale” per il nuovo virus. Il direttore generale, dottor Tedros Ghebreyesus, ha affermato che sono necessarie ulteriori informazioni sulla diffusione del contagio. Il comitato di esperti sanitari si riunirà di nuovo oggi. Un’emergenza globale è il massimo livello di allarme che l’OMS può emettere ed è stata in precedenza utilizzata in risposta all’influenza aviaria, al virus Zika e all’Ebola.

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