Aldo Maccione compie 84 anni. Da diversi anni residente in Francia fece parte del quintetto comico-musicale dei Brutos. Dopo anni di lavoro nell’ambito del music hall, si affermò come valido comprimario comico in molti film italiani e francesi

Aldo Maccione compie 84 anni. Da diversi anni residente in Francia, fece parte del quintetto comico-musicale dei Brutos. Dopo anni di lavoro nell’ambito del music hall, si affermò come valido comprimario comico in molti film italiani e francesi. Dopo aver vinto un concorso radiofonico alla fine degli anni cinquanta entra a far parte del gruppo cabarettistico-musicale torinese dei Brutos, con cui ottiene un grande successo internazionale, esibendosi tra l’altro trionfalmente all’Olympia di Parigi. A metà degli anni sessanta esce dal gruppo e ne fonda uno simile, conosciuto come Los Tontos, con cui si esibirà per sei anni di fila all’Emporium di Barcellona. Accompagna nelle tournée di Londra e Parigi (ancora all’OlympiaSacha Distel, che conia per lui il soprannome di “Aldo la Classe”. Nel 1970 Claude Lelouch, che conosceva Maccione dai tempi dei Brutos avendolo diretto in alcuni scopitoni, lo fa esordire al cinema da solista con il film La canaglia, e lo richiama nel 1972 in L’avventura è l’avventura dove è uno dei quattro protagonisti al fianco di Lino VenturaCharles Denner e Jacques Brel. L’anno dopo rientra (dopo i poco fortunati film dei Brutos) nel cinema italiano con due film legati al personaggio del Colonnello Buttiglione. Tra gli anni settanta e i primi ottanta Maccione si divide equamente tra cinema italiano e francese, prediligendo in entrambi i casi ruoli brillanti. In Italia la popolarità maggiore arriva grazie ad alcuni film interpretati in coppia con Renato Pozzetto (Due cuori, una cappellaSono fotogenicoFico d’IndiaPorca vacca) e ad alcune commedie scollacciate, in Francia grazie ai film interpretati al fianco di Pierre Richard (Sono timido… ma lei mi curaC’est pas moi, c’est lui).

Con gli anni ottanta l’attività di Maccione si concentra sempre più in Francia: sono gli anni della sua definitiva consacrazione nei botteghini d’Oltralpe come protagonista in modeste commedie (spesso dirette da Philippe Clair e perlopiù inedite in Italia) dove perfeziona il suo personaggio di “Aldo la Classe” (già celebrato nel 1972 anche in una omonima canzone dello stesso Maccione), tipica caricatura del seduttore italiano smargiasso e un po’ guascone, dotato di una parlata inconfondibile e di un modo di camminare caratteristico (la “marche du séducteur”). Il successo è tale che vengono distribuiti anche alcuni vecchi film italiani dove l’attore torinese ha solo ruoli di supporto e che vengono spacciati come i nuovi film di Maccione. Alla fine degli anni ottanta, in seguito a un paio di insuccessi, abbandona questo personaggio per provare a spaziare in ruoli diversi. Tra il 1991 e il 1995 interpreta quattro film per la tv nella serie Aldo tous risques. Nel 1994 torna dopo dodici anni a recitare in un film italiano, interpretando un laido impresario in Perdiamoci di vista di Carlo Verdone. Nel 1997 lavora con Bigas Luna per L’immagine del desiderio e nel 2002 è un padrino per Aldo, Giovanni e Giacomo (La leggenda di Al, John e Jack). Torna a recitare in una produzione interamente francese dopo più di tre lustri nel 2005, nel film Lavori in casa – Travaux.

Nel 2010 ha preso parte al reality show La Ferme Célébrités (lett. “La fattoria dei famosi”), da cui si è ritirato per problemi di salute. Nel novembre 2010 ha ricevuto il Career Award 2010 al MonteCarlo Film Festival. L’attore compare, ritratto nella sua tipica camminata, come guest-star nel 29° albo della serie AsterixLa rosa e il gladio (La Rose et le Glaive1991), nei panni di un legionario romano che vorrebbe prestare servizio in una legione di donne. La sua camminata è imitata dal personaggio di Toni, fan di “Aldo la Classe”, in una scena sulla spiaggia del film Mektoub, My Love: canto uno di Abdellatif Kechiche del 2017. Attualmente risiede a Saint-Paul-de-Vence.

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