Colpo della “banda del buco” nell’ufficio postale di Scafati (Salerno), i malviventi hanno minacciato il direttore e i dipendenti svuotando la cassaforte, indagini dei carabinieri

Sfondano il soffitto di un seminterrato per sbucare nel bagno dell’ufficio postale di via Martiri d’Ungheria, a Scafati, e attendere l’arrivo del direttore per svuotare la cassaforte, dopo aver minacciato tutti con una pistola giocattolo. È stato un piano da professionisti quello messo a segno ieri mattina da due malviventi, guanti e volti coperti da passamontagna. Un’azione durata meno di venti minuti, il tempo di attendere l’apertura temporizzata della cassaforte e fare incetta dei contanti che vi erano contenuti. Un bottino in via di quantificazione, spiegano i carabinieri. Non meno di centomila euro. L’allarme è scattato all’apertura della sede. Nell’ufficio postale, oltre al responsabile della filiale, c’erano pochi dipendenti. Tutti tenuti sotto minaccia dai due individui sbucati dal bagno dell’ufficio appena il direttore ha innescato il comando di apertura della cassaforte. I due furfanti avevano pianificato tutto: tempi e modalità di un colpo degno di «professionisti». 

Tutto sarebbe iniziato nella notte tra venerdì e ieri, quando i malviventi hanno raggiunto il seminterrato del condominio ci via Oberdan è scattata subito. I militari del tenente Vitolo hanno acquisito una serie di filmati dalle telecamere dell’ufficio postale e di altri esercizi commerciali della zona.he ospita l’ufficio postale al piano terra, per sfondare il soffitto e crearsi un varco, in corrispondenza del bagno della filiale. Gli investigatori sono convinti che le operazioni siano iniziate in tarda nottata per essere completate in mattinana. Nel seminterrato della palazzina i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato il materiale utilizzato per realizzare il buco nel soffitto: martelli pneumatici e scalpelli. Aperto il varco, per i due complici è stato semplice arrampicarsi e raggiungere il bagno dell’ufficio postale, dove sarebbero rimasti diversi minuti, attendendo il momento giusto per intervenire. Sapevano perfettamente che di lì a poco sarebbe arrivato il responsabile della filiale. Così è stato. I rapinatori avrebbero atteso di sentire il bip con cui è stata attivata l’apertura temporizzata della cassaforte, per uscire dal bagno e minacciare tutti con una pistola rivelatasi giocattolo.

Sotto la minaccia dell’arma, dipendenti e direttore non hanno avuto altra scelta se non quella di collaborare e attenersi alle indicazioni degli uomini incappucciati. I balordi hanno atteso che la cassaforte si aprisse per prelevare i contanti e scappare dallo stesso buco che aveva consentito loro di accedere al piano soprastante dal seminterrato. Da lì hanno raggiunto il cancello esterno del condominio per sbucare su via Martiri d’Ungheria e scappare. L’ indagine dei carabinieri della tenenza di via Oberdan è scattata subito. I militari del tenente Vitolo hanno acquisito una serie di filmati dalle telecamere dell’ufficio postale e di altri esercizi commerciali della zona.

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