Furto alla Rinascente, assolto il cantante Marco Carta, il pm aveva chiesto otto mesi di carcere

Il tribunale di Milano ha assolto il cantante Marco Carta dall’accusa del furto di sei magliette del valore di 1.200 euro alla Rinascente di Milano.  “Oddio, grazie”. E’ stata la prima reazione di Marco Carta, contattato al telefono dal legale che lo ha informato dell’assoluzione dall’accusa di furto. Il cantante ha risposto commosso, in lacrime.

Il pm di Milano Nicola Rossato aveva chiesto la condanna del cantante Marco Carta a otto mesi di carcere e 400 euro di multa per il presunto furto di magliette griffate avvenuto il 31 maggio scorso alla ‘Rinascente’. Gli avvocati Simone Ciro Giordano e Massimiliano Annetta, legali del cantante, avevano chiesto l’assoluzione di Carta “con formula piena, perche’ non ci sono dubbi sulla sua innocenza e sulla dinamica dei fatti”. In aula, oggi, sono stati proiettati i filmati registrati dal circuito interno della Rinascente che costituiscono, secondo la difesa, “la prova dell’innocenza”. I difensori del cantante 34enne erano convinti che dai video emergesse che la responsablita’ di quel furto sia stata esclusivamente di Fabiana Muscas, l’amica di Carta che si trovava insieme a lui nel grande magazzino e aveva con se’ la borsa dove venne trovata la refurtiva. La donna, infermiera di 53anni imputata di furto aggravato in concorso con Carta, ha scelto una diversa strategia processuale chiedendo la cosiddetta ‘messa alla prova’: 52 settimane di lavori socialmente utili da prestare in un’associazione di Cagliari che si occupa di donne vittime di tratta della prostituzione. La sua posizione processuale e’ stata stralciata dal giudice che ha disposto un rinvio al 17 dicembre prossimo quando la richiesta di messa verra’ affrontata nel merito con una discussione in aula.

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