Caso Whirlpool, i sindacati: Landini, “inaccettabile che non si rispettino gli impegni presi”. Barbagallo, “servono regole per le multinazionali” 

Per il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, “e’ inaccettabile” che il gruppo Whirlpool non mantenga gli impegni presi sullo stabilimento di Napoli e decida di punto in bianco di andarsene. E chiede al Governo di intervenire. Sulla vertenza Whirlpool, osserva Landini a margine del nono incontro del ‘Gruppo Federico Caffe” “c’e’ un problema aperto con la multinazionale che non sta rispettando un accordo che ha firmato: il Governo insieme a noi deve far capire all’azienda che non puo’ non rispettare gli accordi presi. E’ un tema questo che deve diventare una questione generale perche’ non e’ accettabile che multinazionali che hanno preso impegni a un certo punto decidano di non rispettarli e di andarsene. Non e’ accettabile – ha ribadito – ne’ per il Paese ne’ per i lavoratori”. Osserva ancora Landini: “Di re-industrializzazioni ne abbiamo viste tante e generalmente poche sono andate a buon fine”. Quindi, ragiona, anche volendo tirare in ballo l’acquirente “non puo’ essere che chi decide di chiudere scarichi su chi arriva degli altri impegni. Le responsabilita’ devono rimanere in capo alla multinazionale che aveva firmato un accordo per fare investimenti e mantenere la produzione”.

Parlare della vicenda Whirlpool per il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, non puo’ prescindere dal fatto che in Italia “purtroppo ci sono un sacco di vertenze aperte: andiamo da un rinvio ad un altro”, ha premesso. Ragiona Barabagallo a margine del nono incontro del Gruppo Federico Caffe’: “Dobbiamo fare una regola per le multinazionali: devono restituire il maltolto accumulato negli anni con le risorse economiche del nostro Paese. Altrimenti continueranno a depredare il territorio”.   “Le multinazionali che se ne vanno dall’Italia devono restituire il maltolto che negli anni hanno accumulato usando le risorse economiche dei territori e delle regioni del nostro Paese – ha ribadito il leader della Uil – se non agiremo su questo e se non si faranno delle regole nuove le multinazionali continueranno a depredare i territori”. 

 

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