Panzironi, il “guru” del vivere 120 anni: quella pericolosa “macchina perfetta” fatta di alta strategia di comunicazione

Sta diventando il tormentone di Istituzioni, associazioni, scienziati, critici e gossippari, un caso davvero singolare anche se richiama esempi del passato (rivisitati al presente) di altri presunti “guru” del benessere e della salute. Nessuno, pare, riesca a fermarlo. Lui continua indisturbato la sua “missione” attraverso il programma in onda su tv nazionali e locali “Il CercaSalute” che promuove il cosiddetto “stile di vita Life 120” combinato alla vendita dell’omonimo libro e degli integratori alimentari specifici. In buona sostanza, un normale giornalista pubblicista (oggi sanzionato mediante sospensione dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio) armato di un potenziale mediatico fatto di libri, programmi tv, canali televisivi, social network, spot e ospitate televisive, è riuscito a promuovere una sorta di “educazione alimentare” che non è altro che un regime iperproteico associato a integratori alimentari di sua produzione, utilizzando uno slogan d’impatto “Vivere 120 anni” che allude ad un allungamento della propria vita se basata sullo stile di vita propagandato.

Di “guru” e di iniziative commerciali ce ne sono tante, ma lui è arrivato a cercare di convincere il grande pubblico di quanto la medicina tradizionale sia sostanzialmente un fallimento, un imbroglio, andando contro ogni riscontro scientifico solitamente considerato per validare una teoria. E così, è arrivato a sostenere  (con l’aiuto di una cassa di risonanza mediatica basata su alcune testimonianze strategiche delle persone, fatte passare per “popolo Life120”) che lo “stile di vita Life120” non solo permette di mangiare più sano, ma di sconfiggere patologie che neanche scienziati della ricerca e della medicina ufficiale, da decenni, riescono a fare: diabete, ipertensione, depressione, reflusso e addirittura Alzheimer e ad alcuni tumori. Una dieta miracolosa, insomma.

Il bello è che nessuno ancora è riuscito a fermarlo, neanche “Le Iene”, ben noti in TV per la loro incisività e per aver scoperto tante truffe in Italia.   L’unico modo per farlo sarebbe una inibizione dai mezzi di comunicazione di massa oltre che elevare multe o prescrizioni che, ormai, non scalfiscono più l’impero economico da lui creato (si pensi che nel lontano 2017 la sua azienda ha fatturato oltre 2,7 milioni di euro, mentre 5 milioni sono arrivati dalla sola casa editrice – ovviamente sua – per la vendita dei suoi libri).

  • Ci ha provato l’Antitrust con una prima e poi con una seconda multa (478mila e 290mila euro per reiterate pratiche commerciali scorrette già vietate e sanzionate con il provvedimento n. 27325 del 13/09/2018);
  • Il Ministero della Salute con l’avviso obbligatorio scorrevole durante il programma tv sulla mancanza di riscontro scientifico del metodo “Life120” e che l’autore non ha alcun titolo per prescrivere schemi dietetici;
  • L’Ordine dei Giornalisti del Lazio con una sospensione dall’Albo per sei mesi;
  • Vari procedimenti giudiziari con professionisti sia del mondo della medicina che dell’informazione.
  • Quelli de “Le Iene“, che si sa, sono altamente incisivi, famosi per un tipo di giornalismo d’inchiesta che ha portato a scoprire numerose truffe in Italia.
  • Articoli informativi su quotidiani e settimanali nazionali, tv, testate giornalistiche di ogni genere.

Siamo, poi, arrivati all’estremo degli effetti mediatici, al colmo: tutta questa risonanza vista come un attacco da più fronti, della serie “tutti contro”, va ad assumere un effetto “accanimento”, con conseguenza psicologica a suo favore: “da carnefice a vittima”. Sì, alcuni analisti sono arrivati a teorizzare anche questo, che va a peggiorare ulteriormente la scena. Ecco perché questa “macchina da guerra” costruita da Adriano Panzironi va fermata al più presto, perché è cagionevole di causare danni alla salute delle persone a causa di informazioni ingannevoli, prive di ogni fondamento scientifico.

Chi è Panzironi:  Adriano è nato nel 1972 a Roma ed ha un fratello gemello, Roberto, suo collaboratore e socio, colui che dietro le quinte si occupa di tutta la macchina organizzativa aziendale. Diventato giornalista pubblicista all’età di 19 anni, Adriano ha lavorato al quotidiano Il Tempo, condotto un Tg locale su una rete laziale e fondato una casa editrice, Welcome Time Elevator, che pubblica i suoi libri “Vivere 120 anni. Le verità che nessuno vuole raccontarti”; “Vivere 120 anni. Le ricette”; “Vivere 120 anni. Le ricerche. Ricerche e studi scientifici che confermano le verità del libro”. Insieme al fratello, Panzironi ha fondato l’azienda Life 120 Srl (di cui possiede il 50% delle quote), che nel 2017 ha fatturato oltre 2,7mln di euro; oltre 5mln di euro sono arrivati dalla casa editrice di cui è amministratore.

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