73 candeline per Susan Sarandon, candidata a 5 premi Oscar tra cui “Thelma & Louise”, “Il cliente” e “Atlantic City”

Susan Sarandon, nata Susan Abigail Tomalin compie 73 anni. Attricedoppiatrice e produttrice cinematografica statunitense, è  annoverata tra le migliori attrici della sua generazione, la Sarandon ha ricevuto cinque candidature al Premio Oscar, rispettivamente per Atlantic City, USA (1980), Thelma & Louise (1991), L’olio di Lorenzo (1992), Il cliente (1994) e aggiudicandosi la statuetta nella sezione miglior attrice protagonista per Dead Man Walking – Condannato a morte (1995). Nel corso della sua carriera è stata inoltre premiata con un Premio BAFTA e uno Screen Actors Guild Award, venendo candidata nove volte ai Golden Globe e sei al Premio Emmy. È nata a New York da Phillip Leslie Tomalin (19171999), statunitense di origini inglesiirlandesi e gallesi, e da Leonora Marie Criscione (1923), statunitense di origini italiane; il nonno, Giuseppe Vincenzo Criscione, era infatti di Ragusa e la nonna, Anita Rigali, era una ballerina figlia di emigrati di Coreglia, a sua volta figlia di Mansueto, uno scultore. Ha otto fratelli (quattro maschi e quattro femmine) tra cui il giornalista Terry Tomalin, morto d’infarto nel 2016 a 56 anni. Ha ricevuto un’educazione piuttosto severa: tra le altre cose, le è stata imposta un’istruzione scolastica presso rigidi istituti cattolici. Forse proprio per ribellarsi alla severità con cui viene cresciuta, Susan è un’adolescente ribelle e anticonformista, che si scatena in piazza durante le manifestazioni contro la guerra del Vietnam e a favore dei diritti civili. I suoi genitori si sono separati nel 1982.

Dopo aver ottenuto il diploma a Washington si iscrive alla Catholic University of America, nella quale viene attratta dalla recitazione: in questa università conosce il futuro attore Chris Sarandon, con cui si sposa nel 1968 e di cui, anche dopo il divorzio, terrà il cognome come suo pseudonimo. Sempre nel 1968 partecipa alla Convenzione Nazionale del Partito Democratico, in cui interviene a favore degli studenti, che in quel momento si stavano ribellando contro la società. Poco dopo prende parte al film La guerra del cittadino Joe, che arriva nelle sale cinematografiche solo nel 1970. Nel 1971 la Sarandon recita ne La mortadella di Mario Monicelli, che le permette di farsi conoscere anche in Italia. Per molto tempo tuttavia è ignorata da Hollywood e per rimanere nel mondo del cinema è costretta a prendere parte a film minori come Lovin’ Molly (1974). Nello stesso anno però viene notata dal grande regista Billy Wilder che la vuole con sé nel suo Prima pagina, in cui può finalmente misurarsi con attori di calibro, come ad esempio il comico Walter Matthau. Nell’anno successivo si fa ammirare nel cult-movie britannico The Rocky Horror Picture Show di Jim Sharman, che la consacra definitivamente agli occhi della critica.

Nel 1976 fu scartata ai provini per il ruolo di Adriana in Rocky perché considerata “troppo sensuale” per la parte. Nel 1978 ha il ruolo di protagonista in Pretty Baby di Louis Malle, primo serio tentativo di far diventare la Sarandon un sex symbol del cinema statunitense. Nella pellicola interpreta una prostituta degli anni dieci che tenta di far intraprendere la stessa strada alla figlia dodicenne la quale, restia a vendere il suo corpo, si sposa giovanissima con un fotografo francese: il film suscita scandalo per gli argomenti trattati e per le numerose scene di nudo e di sesso in cui la Sarandon è coinvolta, ma va aggiunto che è proprio lei a rifiutare categoricamente che la giovane Brooke Shields (che interpretava sua figlia) posi completamente senza veli.

Nel 1979 la Sarandon divorzia dal marito Chris e comincia a frequentare Malle, che la dirige nuovamente in Atlantic City, USA, per la cui interpretazione viene nominata per la prima volta agli Oscar. Di questo periodo sono la sua interpretazione in Posizioni compromettenti, film di Frank Perry del 1985, in Le streghe di Eastwick (1987, di George Miller, al fianco di Jack NicholsonCher e Michelle Pfeiffer) ed in Bull Durham – Un gioco a tre mani, pellicola del 1988 per la regia di Ron Shelton.

Negli anni ottanta, si trasferisce a Roma. Per molto tempo divide la sua vita tra Roma e New York. Nel 1991 l’attrice interpreta, al fianco di Geena Davis, il road movie Thelma & Louise di Ridley Scott, che le vale una nomination all’Oscar e la vittoria del David di Donatello come migliore attrice straniera, insieme alla stessa Davis. Dopo aver ottenuto questo successo internazionale la Sarandon provò a replicarlo con Lo spacciatore di Paul Schrader (1992), che tuttavia non ebbe lo stesso successo del suo precedente film. Nel 1993 ottiene una nuova nomination all’Oscar come miglior attrice protagonista per L’olio di Lorenzo, di George Miller. Il film narra la vera vicenda della famiglia Odone e della malattia del piccolo figlio Lorenzo, l’adrenoleucodistrofia. La quarta nomination al prestigiosissimo premio (sempre in categoria protagonista) arriva nel 1995 con Il cliente, di Joel Schumacher, tratto dal romanzo di John Grisham.

Nel 1986 aveva avviato con l’attore e regista Tim Robbins, conosciuto sul set di Bull Durham, una convivenza destinata a durare più di 20 anni (i due hanno annunciato la propria separazione nel dicembre 2009) e a riguardare anche l’ambito lavorativo. Diretta dal compagno Susan recita infatti in Dead Man Walking – Condannato a morte (1995, in cui la straordinaria prova d’interpretazione di suor Helen Prejean le consente di conquistare finalmente l’ambita statuetta agli Oscar 1996) ed Il prezzo della libertà (1999).

Nel 1998 è impegnata nella commedia drammatica Nemiche amiche accanto a Julia Roberts, mentre nel 2002 è la partner di Goldie Hawn e di sua figlia Eva in Due amiche esplosive. Altre pellicole di rilievo sono Un amore sotto l’albero (2004); Shall we dance? (sempre del 2004, con Jennifer Lopez e Richard Gere) ed infine Elizabethtown (con Kirsten Dunst e Jessica Biel) e Romance & Cigarettes, entrambi del 2005. Il 10 febbraio 2006 ha partecipato alla Cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006 portando, insieme ad altre 7 celebri donne, la bandiera olimpica. Il 30 agosto 2006 ha ricevuto il premio “Ragusani nel mondo” e la cittadinanza onoraria di Ragusa, essendo figlia di Leonora Criscione, nata a sua volta dal padre Giuseppe, emigrato negli anni ’20 dal ragusano negli USA. Nel 2007 si è calata nel ruolo della perfida Regina Narissa nel film Come d’incanto, nello stesso anno ha recitato nel film Nella valle di Elah assieme a Tommy Lee Jones.

Il 15 ottobre 2010 Susan Sarandon è stata nominata ambasciatrice di buona volontà dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (FAO).

Vita privata

Susan Sarandon è stata sposata una volta dal 1967 al 1979 con l’attore Chris Sarandon. Dopo il divorzio ha dichiarato di non credere più nel matrimonio. Ha avuto una relazione di due anni con il regista Louis Malle. Nel 1983 durante la lavorazione del film Miriam si sveglia a mezzanotte ebbe una love story con David Bowie. Nel corso degli anni ottanta, per lei non memorabili dal punto di vista cinematografico, dà vita ad una chiacchierata relazione sentimentale con il giovane attore Sean Penn. Ha tre figli: una femmina, l’attrice Eva Amurri, nata nel 1985 dalla breve relazione con il regista italiano Franco Amurri, e due maschi, Jack Henry (nato nel 1989 e così chiamato in onore dello scrittore Jack Henry Abbott) e Miles (nato nel 1992), avuti dalla lunga relazione con Tim Robbins (dal 1988 al 2009). Nel 2015, dopo 5 anni di fidanzamento, interrompe la sua relazione con lo sceneggiatore Jonathan Bricklin.

Politica

Così come l’ex compagno storico Tim Robbins, Susan Sarandon è schierata politicamente coi Democratici e ha fortemente criticato il presidente statunitense George W. Bush per la guerra in Iraq. Fortemente pacifista ed ecologista, si è vociferata una sua possibile candidatura alla presidenza degli Stati Uniti d’America con il Partito Verde degli Stati Uniti. Per le elezioni primarie del Partito Democratico del 2016 sostiene il candidato socialdemocratico Bernie Sanders, senatore degli Stati Uniti per il Vermont. Successivamente dichiara che non avrebbe votato per Hillary Clinton, ma per Jill Stein del Partito Verde degli Stati Uniti. Ha anche sostenuto battaglie per i diritti civili degli omosessuali. Il 18 ottobre 2011, durante un’intervista rilasciata all’Hamptons International Film Festival, ha definito l’allora papa Benedetto XVI “un nazista. Nel 2018 è stata trattenuta in stato d’arresto per un breve periodo insieme ad oltre 500 donne a Washington, durante la partecipazione a una marcia contro la “tolleranza zero” del presidente statunitense Donald Trump sull’immigrazione e la separazione dei bambini dai genitori entrati clandestinamente alla frontiera col Messico.

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