Patenti facili, blitz della polizia di Caserta in alcune autoscuole, 13 arresti, coinvolti titolari di scuole guida e funzionari della Motorizzazione

Blitz della polizia di Caserta nell’ambito di una inchiesta sul rilascio “agevolato” di patenti di guida con la notifica di 13 misure di custodia cautelare emesse dal gip Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di indagati per associazione a delinquere; altre 49 persone sono state denunciate. L’operazione ha consentito di disarticolare un’ organizzazione che garantiva il rilascio fraudolento di patenti di guida nella quale risultano coinvolti anche funzionari della Motorizzazione Civile casertana e titolari e dipendenti di autoscuole. 

Prezzi che variavano dai 1300 euro per i residenti nel Casertano ai 2500 euro per non residenti al fine di comprare le patenti di guida. L’incasso se lo dividevano alcuni titolari di scuole guida insieme ai due promotori del sistema, secondo la procura di Santa Maria Capua Vetere, ovvero Silvestro Ferraro (ora in carcere) titolare di una scuola guida di Marcianise, e Gaetano Aurilio (ai domiciliari), ex direttore della Motorizzazione di Caserta. L’operazione della Squadra Mobile e della Digos di Caserta, denominata “Patenti truccate” ha permesso di disarticolare una organizzazione che attraverso la corruzione di funzionari pubblici, quali sono i dipendenti della Motorizzazione, e all’alterazione dei procedimenti amministrativi per il rilascio delle patenti di guida, garantiva il documento di guida. Tredici persone sono state raggiunte da misura cautelare, di cui 8 in carcere e 5 ai domiciliari. In tutto sono 49 le persone indagate, tra loro anche quelli che avevano comprato le patenti e alcuni genitori di minori che avevano pagato per il rilascio dei patentini per i figli. 

 Il metodo adottato dagli indagati era sempre lo stesso: i titolari delle scuole guida si accordavano con i dipendenti della Motorizzazione per il giorno in cui mandare il ‘cliente’ a sostenere l’esame. Una volta arrivati nel luogo, la persona che doveva sostenere l’esame veniva regolarmente identificata da commissari compiacenti e poi al suo posto veniva fatto entrare un’altra persona che in realta’ andava a sostenere i quiz. In altri casi, invece, all’interno dell’aula veniva messo un “suggeritore”. L’indagine e’ partita circa tre anni fa, dopo una rapina commessa al Tari’ di Marcianise nella quale fu coinvolta una guardia giurata. Dalle intercettazioni telefoniche su utenze dell’uomo si scopri’ l’esistenza di un gruppo di persone per comprare le patenti di guida. Secondo la procura, il sistema era cosi’ consolidato che Caserta era diventata meta di molte persone per assicurarsi la patente; tra queste, anche molti extracomunitari monitorati dalle Questure. Nel gruppo c’era l’albanese Xhoni Malaj che aveva il compito di procacciare clienti da altre province. Nel mirino dei magistrati sono finiti anche i titolari di un’autoscuola di Cassino e di una di Viterbo.

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