Salute, l’esperto conferma: “in Italia c’è un boom di richieste per il ritocco ai genitali femminili”

 Parti intime femminili imperfette o invecchiate: per le donne non e’ piu’ un tabu’ e cresce la richiesta del ritocco per sentirsi piu’ belle e a proprio agio. Lo ha segnalato Daniele Spirito, chirurgo plastico, di Roma, e docente presso la Cattedra di Chirurgia Plastica dell’Universita’ di Milano. “Come il resto del corpo i genitali femminili esterni vanno incontro ad un processo di invecchiamento, spiega Spirito. “Le grandi labbra perdono tessuto adiposo e quindi volume, mentre le piccole labbra – continua – possono subire un allungamento verso il basso diventando piu’ sporgenti delle grandi labbra, e anche il clitoride puo’ scendere giu’. Il passare del tempo puo’ infatti causare perdita di tonicita’ ma sono difetti che possono interessare anche donne piu’ giovani dopo eventi naturali come la gravidanza o il parto. In questi casi la ninfomeiosi, letteralmente divisione (meiosi) delle ninfee, ovvero delle piccole labbra, e’ la tecnica chirurgica di ringiovanimento dei genitali esterni piu’ praticata”. 

L’intervento sembra funzionare piuttosto bene. “Si tratta di un intervento di chirurgia plastica che consiste nella riduzione delle piccole labbra esuberanti attraverso la rimozione della parte in eccesso e, contestualmente, a seconda dell’esigenza della singola paziente, nell’ingrandimento delle grandi labbra, assorbitesi nel tempo, mediante l’infiltrazione di grasso autologo”, dice l’esperto. In questo modo si ripristina una giusta proporzione tra piccole e grandi labbra dando un conforto estetico ed eliminando fastidi e disagi. L’intervento – prosegue – viene eseguito in anestesia locale con sedazione, in regime di day hospital. I risultati sono soddisfacenti e anche il recupero e’ molto veloce senza particolari complicazioni. E’ necessario pero’ un periodo di riposo e astenersi dalle attivita’ sportiva per 15 giorni e da quella sessuale per circa un mese dall’intervento”. Nell’ambito della ninfomeiosi non sono pochi i casi in cui il chirurgo interviene anche sul clitoride: “Spesso, soprattutto nelle donne che hanno perso molti chili, il clitoride subisce un abbassamento – osserva l’esperto -. In questi casi si puo’ agire anche sul clitoride, sollevandolo, per dare completezza di risultato. La tecnica prevede un taglio della cute nella zona superiore e l’agganciamento del clitoride in alto. La percentuale di donne che manifestano questi inestetismi e’ molto alta e non tutte ancora sono a conoscenza della possibilita’ di ridurli. Chi sceglie, invece, di sottoporsi all’intervento racconta di un netto miglioramento della qualita’ della vita individuale e di coppia”.

 

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