Cinema: Chiara Ferragni sbanca il botteghino, oltre 1,5 milioni di euro in tre giorni. Un film ampiamente criticato dagli addetti ai lavori

‘Chiara Ferragni Unposted’ e’ stato un successo al botteghino. Il film, proiettato per soli tre giorni dal 17 al 19 settembre e ampiamente criticato dagli addetti ai lavori, ha guadagnato 1.582.872 di euro secondo i dati Cinetel. Per un giro d’affari – contando anche il potenziale economico del prodotto – superiore ai 10 milioni. Primo posto al botteghino il giorno del debutto con 513.543 euro, ha dovuto cedere la prima piazza nei due successivi giorni di programmazione scavalcata da un gigante come Quentin Tarantino. La seconda posizione e’ stata mantenuta sia il 18 che il 19 settembre con 532.323 e 537.006 euro.Inoltre, secondo i dati Cinetel, il docufilm sull’influencer e’ al sesto posto nella classifica stagionale degli incassi italiani, iniziata il primo agosto, ed e’ prima tra i film italiani.

Il ‘Martin Eden’ di Pietro Marcello, osannato a Venezia che ha visto Luca Marinelli vincitore della Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, e’ decimo. ‘Mio fratello rincorre i dinosauri’ settimo. Ma l’utile guadagnato con il film non finisce qui. Secondo quanto riportato da Launchmetrics, piattaforma di Marketing e analisi dei dati, il film vale gia’ 10 milioni di dollari in Miv-Media impact value, algoritmo brevettato dalla stessa piattaforma che serve a misurare tramite le diverse citazioni, i rimandi e i tag l’impatto mediatico di un determinato argomento all’interno del settore di Moda, Lusso e Cosmetica, sulla base di quattro criteri principali: reach, tariffe media, qualita’ del media e qualita’ del contenuto. I risultati delle statistiche sul mercato del film, senza nemmeno calcolare il numero di spettatori e il box office, rappresentano l’ennesima vittoria dell’imprenditrice di Cremona. Il successo della pellicola ha contribuito anche a far incassare la casa di moda Dior che ha vestito le sorelle Ferragni, guadagnando 777 mila dollari da Chiara e 735 mila da Valentina e Francesca. 

La sfera intima di Chiara Ferragni e’ alla base del docufilm diretto da Elisa Amoruso e presentato a Venezia tra le critiche degli addetti e il consueto bagno di folla dei fan dell’influencer. Paolo Mereghetti, dalle pagine del Corriere, si e’ scagliato contro il docufilm: “Non e’ cinema, e’ propaganda, di quelle che pensavamo adatte a Kim Jong-un e non a una Mostra d’Arte Cinematografica”, aggiunge il critico: “Lei non ha mai un capello fuori posto, del ‘privato’ concede solo quello che puo’ aumentare la presa sui suoi devoti seguaci, persino quando sembra lasciarsi andare a qualche riflessione ‘spontanea’ si capisce che recita”. La stessa testata ha riportato anche il duro affondo di Valeria Golino: “E’ un mondo a me sconosciuto, quello della influencer. Tanto di cappello a chi fa soldi sulla vacuita’, ma non avendo ne’ Instagram ne’ Facebook, non so nemmeno come funziona ‘sto lavoro, non so cosa sia. E’ stato sdoganato un comportamento che fino a pochi anni fa ritenevano tutti volgare. E ora ci sembra del tutto normale”. Chiara Ferragni su Instagram ha risposto alle critiche nelle storie: “Non si puo’ piacere a tutti”, ha scritto l’influencer e ha aggiunto: “Se mi fossi fermata alle critiche che mi venivano fatte non sarei andata oltre il 2010”. 

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