Indagine sui prezzi dei supermercati, con il giusto punto vendita e niente sprechi si possono risparmiare 1.300 euro l’anno

Quella per i prodotti alimentari è una voce che pesa sul bilancio mensile delle famiglie – da circa vent’anni – circa 500 euro secondo i dati ISTAT. Un numero che, a causa dell’inflazione, rivela che gli italiani acquistano sempre meno cibo come confermato dai dati: dal 1997 ad oggi c’è stato un calo dei consumi alimentari pari al 18,4% al netto dell’inflazione. Ma cambiare abitudini e non sprecare sono un’ottima strategia che può arrivare a far risparmiare 1.278 euro l’anno: basta scegliere il punto vendita giusto grazie alla grande indagine annuale condotta da Altroconsumo, pubblicata sul numero di ottobre di Inchieste.

L’indagine Altroconsumo: ecco le catene più convenienti

Oltre 1 milione di prezzi rilevati, più di 1.000 punti vendita coinvolti in 69 capoluoghi di provincia per scoprire dove è più conveniente fare la spesa, ma non solo. Altroconsumo scatta una fotografia più ampia che offre una serie di spunti e suggerimenti utili per tutti i consumatori alle prese con il carrello della spesa. Innanzitutto, è stata considerata come “spesa tipo” della maggior parte degli italiani quella costituita da un mix composto per la maggior parte da prodotti di marca, quelli più noti; poi da quelli a marchio commerciale (quelli marchiati con il logo della catena dove vengono acquistati) ma anche da quelli più economici. Considerando una spesa di questo tipo è Famila Superstore la catena più conveniente seguita da Auchan e, “a pari convenienza”, da Ipercoop, Conad Ipermercato, Iper e Bennet. Per chi acquista solo prodotti di marca è Esselunga a confermarsi la più conveniente, mentre Conad Ipermercato e Aldi e Eurospin si attestano rispettivamente al primo posto per la spesa esclusivamente con prodotti a marchio commerciale e solo con prodotti economici.

Prodotti di marca e variabilità dei prezzi

I risultati della rilevazione svolta da Altroconsumo testimoniano che, soprattutto quando parliamo di prodotti di marca, i prezzi possono essere molto diversi da un punto vendita all’altro arrivando a costare anche il doppio o addirittura il triplo. Nella grande distribuzione, infatti, la distribuzione dei prezzi tipicamente vede un’area in cui i prezzi sono più bassi (promozioni, confezioni più grandi o multipack); poi c’è un’area in cui c’è la maggior parte dei prezzi praticati sul mercato e infine una piccola area con prezzi particolarmente alti. È questa distribuzione a giustificare un’oscillazione così ampia da un punto vendita all’altro. Prestare attenzione a questi aspetti può quindi aiutare i consumatori a orientarsi nella giungla dei prezzi. Ad esempio, nella rilevazione svolta da Altroconsumo è stata riscontrata un’oscillazione del 191% relativa al prezzo del dentifricio Mentadent White Now che ha un costo che varia da 1,13 € (un punto vendita Pam a Pordenone e uno a Trieste) a 3,29 € (un punto vendita Conad a Roma e due a Latina). Al contrario, il prodotto il cui prezzo è risultato particolarmente stabile è la confezione di Nutella da 450 gr: l’iconico prodotto è venduto in 377 dei 1.000 punti vendita coinvolti a 3,59 €.

La mappa della convenienza: Veneto la regione più economica, Sicilia e Calabria le più care

Il supermercato Conad Spesa Facile di Rovigo è quello risultato più conveniente dell’inchiesta a pari merito con Supermercati Martinelli di Mantova e l’ipermercato Galassia di San Giovanni Lupatoto di Verona: qui una famiglia spende circa 5.500 euro l’anno, ovvero 1.000 euro in meno rispetto alla media del costo annuale secondi i dati Istat (6.504 euro nel 2018). È in generale il Veneto la regione dove fare la spesa più conveniente con 6 delle prime 10 città più economiche, seguito dal Friuli Venezia Giulia. Le regioni più care, invece, sono Sicilia – con Messina città più cara dell’indagine – e Calabria. Cremona la città dove c’è più possibilità di risparmio tra un punto vendita e l’altro, segno del fatto che c’è un’intensa concorrenza. Scegliendo il punto vendita meno caro si possono risparmiare fino a 1.278 euro in un anno rispetto al punto vendita più caro in città.

Più risparmio evitando gli sprechi

Individuare il supermercato più conveniente aiuta senza dubbio a risparmiare, ma non è l’unica strategia che i consumatori possono mettere in campo: ridurre gli sprechi è un altro tassello importante. Ed ecco che Altroconsumo offre una serie di semplici consigli da seguire per una spesa intelligente. Innanzitutto prima di andare al supermercato è utile fare una lista della spesa per comprare solo ciò che effettivamente serve; attenzione alla data di scadenza: posizionare i cibi più deperibili nelle zone più visibili del frigorifero può essere utile a non sprecarli come anche congelare il cibo fresco in piccole porzioni quando ci rendiamo conto di non riuscire a consumarlo. Riguardo le date di scadenza, bisogna tenere presente che – per alcuni alimenti – sforare di 24/48 ore non comporta rischi. Per consultare l’inchiesta completa delle classifiche città per città  sul sito www.altroconsumo.it è aperto a tutti (basta registrarsi) un calcolatore online per individuare il supermercato meno caro inserendo la provincia e tipologia di spesa. 

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