Aggressioni in ospedale a Napoli: dottoressa Marika Corvisiero, “La mia aggressione era premeditata”. Mirella Corvino (Dir. Sanitario Pellegrini e Loreto Mare), “Non c’è più rispetto per le regole”. Ciro Verdoliva (Dir. Generale Asl Na1): “Abbiamo chiesto un incontro con la Prefettura ancora non avvenuto”

Riportiamo di seguito alcune interessanti interviste realizzate stamane in diretta a ‘Barba&Capelli’, trasmissione di Corrado Gabriele in onda su Radio CRC.

Marika Corvisiero (Dottoressa): “La mia aggressione era premeditata” . è intervenuta Marika Corvisiero, Dottoressa aggredita sabato : “Sono una dei medici che vengono aggrediti quotidianamente. La mia aggressione era premeditata, il paziente non aveva nemmeno terminato di completare la scheda del triage. La volta precedente ho beccato degli schiaffi, ma questa volta le guardie giurate sono state indispensabili. La moglie del paziente ha scagliato a terra i computer e le macchine presenti nel pronto soccorso”.

Mirella Corvino (Dir. Sanitario Pellegrini e Loreto Mare): “Non c’è più rispetto per le regole” : “Il Loreto Mare e il Pellegrini sono due ospedali ubicati in zone particolari. I pazienti non hanno nessuna voglia di rispettare il triage. Due giorni fa c’è stata un’altra aggressione al Loreto Mare. Credo che la violenza dipenda dalla paura e dalla mancata educazione. Noi siamo il bersaglio più colpito perché siamo i più facili da colpire. Non c’è rispetto per le regole, ma ciò vale per tutto. Se non rispettano noi, non rispettano nemmeno se stessi”.

Ciro Verdoliva (Dir. Generale Asl Na1): “Abbiamo chiesto un incontro con la Prefettura ancora non avvenuto”: “Un professionista sereno, che non deve far fronte alle aggressioni, può dare sicuramente di più. Ci vorrebbero le leggi che stiamo chiedendo da tempo. Il riconoscimento di pubblico ufficiale sarebbe un deterrente. Abbiamo bisogno di pene severe. Penso che gli investigatori stiano lavorando. Abbiamo chiesto un incontro con la Prefettura, ma ancora non siamo stati convocati. Un operatore che esce di casa per curare chi non sta bene non può correre il rischio di non tornare a casa a causa di una pallottola o di un’aggressione. Non mi stancherò mai di ripeterlo ”.

 

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