Passeggeri sul traghetto sbagliato rientrato a Napoli mentre era in navigazione verso Capri, Federalberghi denuncia: “E’ scandaloso! La solita Caremar che calpesta i diritti dei capresi e dei turisti”

Federalberghi Isola di Capri protesta per l’ennesimo vergognoso episodio accaduto ieri sera in occasione della corsa del traghetto Caremar in partenza da Napoli alle 19.10, salpato in ritardo e fatto rientrare a Napoli quando già era in alto mare perché a bordo c’era qualcuno che era salito, auto al seguito, sul traghetto sbagliato! Secondo le testimonianze dei passeggeri a bordo riportate sia a voce che sui social direttamente dalla nave durante la navigazione, il traghetto è partito dopo aver atteso una misteriosa auto di grossa cilindrata che si  è presentata a Calata di Massa con quasi mezz’ora di ritardo. Questi passeggeri dell’ultima ora ad un certo punto hanno realizzato di essere diretti verso l’isola sbagliata ed hanno chiesto, o preteso, di essere riportati a Napoli per provare a prendere un traghetto per Ischia. E il Comandante e la Compagnia hanno acconsentito nonostante le proteste dei passeggeri.

Tanto basta, e avanza, per far sorgere qualche dubbio.

“Siamo all’assurdo, qua ormai si danno i numeri – denuncia il presidente di Federalberghi Isola di Capri, Sergio Gargiulo – non si è mai vista una cosa del genere!  Quanto accaduto è la conferma che per le Compagnie di navigazione i cittadini isolani sono soggetti di serie B. Capresi che solo a sera tornano da lavoro e turisti che rientrano dalle escursioni costretti a ritardare il ritorno a casa o in hotel per porre rimedio all’errore di qualcuno che doveva stare da un’altra parte. Cose da pazzi. Non potevano arrivare a Capri e poi imbarcarsi sulla corsa successiva per tornare a Napoli? Troppo faticoso o forse, troppo tempo perso, meglio farlo perdere ai capresi e ai turisti. Ma questi passeggeri particolari chi erano?”. A sostegno delle tesi del presidente di Federalberghi ci sono fatti recenti che hanno visto contrapposte amministrazioni comunali, associazioni e compagnie marittime  proprio sulle modalità di imbarco. “Dalle testimonianze raccolte fra i passeggeri, emerge che i due occupanti l’auto che si è imbarcata per sbaglio a Napoli non sono mai scesi dal veicolo rimanendo quindi nel garage. Allora spiegateci perché gli ammalati allettati di Capri e Anacapri sono costretti a scendere dalle ambulanze in occasione dei trasferimenti per volere della stessa Caremar mentre a questi signori è stato concesso di rimanere in auto, secondo le testimonianze, e anche di rientrare a Napoli?”.

La serata particolare vissuta ieri dai passeggeri del Napoli-Capri delle 19.10, si è chiusa fra mille domande: “Chi saranno mai questi signori presunti Padreterni arrivati da Roma di gran corsa, addirittura attesi e che invece di imbarcarsi per Ischia alle 19.25 hanno infilato la passerella del traghetto che doveva partire alle 19.10 per Capri? A bordo passerella è stato controllato il loro biglietto? Cosa era riportato sopra? L’isola di Capri di fronte a questo atteggiamento è indignata e scocciata – continua Gargiulo – scherzano con la nostra salute e poi scopriamo  macchine con le persone dentro. Occorre che la Caremar si dia un regolamento  chiaro. Basta con le corse sfrenate che partono ad ogni arrivo in porto. Le auto non si possono mettere in moto prima dell’attracco e dell’apertura del portellone. Capitanerie ed equipaggio devono controllare meglio. Queste sono cose che succedono solo a Napoli, basta andare a fare un giro in alte isole italiane per osservare buone pratiche e servizi più organizzati”.

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