Intensificati i controlli della Guardia di finanza a Napoli e provincia, nel mirino dei militari lidi, località balneari, lavoro nero, evasione e abusivismo

Sono 27.121 i controlli condotti dalla Guardia di finanza, da giugno a oggi, nelle localita’ balneari, di montagna e nelle citta’ d’arte: il 22% in piu’ rispetto all’estate scorsa, per una media di 18 interventi all’ora, oltre 400 al giorno. Tra i settori operativi “rafforzati” figurano quelli tipicamente estivi: la lotta all’abusivismo commerciale, all’evasione fiscale legata alle case-vacanza, alle truffe del carburante, al caporalato e alla contraffazione, ai prodotti non sicuri e ai traffici di droga, in parte destinata a rifornire i punti di spaccio dei centri turistici. Alla repressione, si accompagnano numerose azioni preventive e di vicinanza ai cittadini: nel periodo in questione, gli interventi in mare sono stati 718 (oltre 400 le irregolarita’ emerse), quelli effettuati dal Soccorso alpino delle fiamme gialle 198. Controlli mirati sul circuito di pagamento alternativo ai canali bancari per finalita’ di riciclaggio o finanziamento al terrorismo: 397 gli sportelli di money transfer controllati e 847 le persone identificate. 

Da giugno ad oggi, la Guardia di finanza ha effettuato 404 controlli sui proprietari di seconde e terze case per gli affitti nelle localita’ di vacanza: in 256 casi, in pratica due su tre, sono emerse irregolarita’, per un totale di 1.680 violazioni. In Sardegna, Puglia, Toscana, Emilia Romagna e Lazio i casi piu’ numerosi. Due esempi tra tanti. Nelle “Cinque terre”, l’80% degli operatori turistici controllati aveva dichiarato di disporre di un numero di camere e posti letto inferiore a quelli effettivamente riscontrati in sede di ispezione. Emersi ricavi non dichiarati per oltre un milione di euro e Iva evasa per oltre 140 mila euro. A Catania B&B inesistenti per il fisco, ma cliccatissimi online: 11 le strutture individuate, di cui 5 completamente abusive perche’ sprovviste delle necessarie autorizzazioni di inizio attivita’ e non in regola con gli obblighi tributari. Denunciati 8 gestori. 

Dall’inizio dell’estate le fiamme gialle hanno sottratto allo sfruttamento di datori senza scrupoli 6.483 lavoratori (il 42% stranieri e 24 minori), il triplo rispetto a quelli scoperti nello stesso periodo nell’anno scorso: erano senza contratto o pagati con “fuori busta”. Cinquantasei le persone denunciate per l’impiego di manovalanza “in nero” o, comunque, regolarizzata solo in parte. Oltre 30, tra lavoratori in nero e clandestini – pagati 4 euro l’ora per smontare e pulire il palco – sono stati scoperti al termine del concerto del cantante Ultimo allo Stadio Olimpico di Roma. A Sapri (Salerno), in uno stabilimento balneare ne sono stati individuati altri 11, di cui 5 stranieri. A Ragusa sono state smantellate due organizzazioni accusate di truffa ai danni dell’Inps, favoreggiamento all’immigrazione clandestina e caporalato. Accertate indebite indennita’ a favore di falsi braccianti agricoli per un milione di euro.

 Negli ultimi due mesi la Guardia di finanza ha individuato 2.768 venditori abusivi, persone che non hanno mai richiesto la licenza e i permessi previsti o esercenti che, seppur in regola con le autorizzazioni, non hanno mai comunicato al fisco l’avvio delle attivita’ o mai installato gli apparecchi per l’emissione dello scontrino. A Firenze due cinesi avevano allestito in un appartamento un ambulatorio medico clandestino: al momento dell’intervento, i finanzieri li hanno sorpresi in camice bianco mentre prescrivevano farmaci e somministravano flebo. Lunga la coda dei pazienti in attesa. A Ischia, sono stati “pizzicati” 4 italiani e un tedesco, guide turistiche non autorizzate, che accompagnavano gruppi di villeggianti lungo i suggestivi percorsi dell’isola campana. Per un tour di un’ora, ogni comitiva pagava 100 euro. A Palermo e’ stata sequestrata un’area di sosta in cui erano parcheggiati cinque automezzi con a bordo oltre 5 tonnellate di tonno rosso in pessimo stato di conservazione, destinate a negozi della zona. A insospettire i finanzieri, il cattivo odore percepibile a decine di metri di distanza, lo scolo di liquidi a terra e la presenza di una bilancia nel piazzale.

Nei controlli anticontraffazione eseguiti dall’inizio dell’estate, la Guardia di finanza ha sequestrato 90 milioni di articoli taroccati o non sicuri, con una media di quasi un milione e mezzo di pezzi tolti dal mercato ogni giorno; 1.346 i responsabili denunciati, di cui 7 arrestati. Giocattoli, calzature, accessori per abbigliamento e oggetti di bigiotteria i prodotti maggiormente falsificati. In provincia di Pisa, partendo da un piccolo punto vendita, le fiamme gialle sono riusciti a ricostruire l’intera filiera, scoprendo i luoghi di produzione (in provincia di Bergamo e Napoli) e quelli di stoccaggio e vendita (in provincia di Firenze): al centro del business, le sciarpe dei principali club calcistici di serie A. All’interno di un appartamento di Tarquinia (Viterbo) e’ stata scoperta una maison del falso gestita da senegalesi con macchine per cucire e altre attrezzature per l’assemblaggio di capi contraffatti dei piu’ noti brand della moda: nell’organizzazione, composta da 56 persone, ognuno aveva uno specifico ruolo, dai sarti ai distributori passando per i fattorini addetti alle consegne a domicilio e le “vedette” incaricate di dare l’allarme in caso di arrivo delle forze dell’ordine. A Roma, sono stati sequestrati oltre 32 milioni di capi d’abbigliamento, accessori e giocattoli con marchi contraffatti ovvero privi dei requisiti di sicurezza e falsa marcatura CE. Tre cinesi sono stati denunciati.

Vita non facile per chi tenta di portare denaro all’estero senza dichiararlo. Quest’estate sono stati gia’ 2.556 gli interventi svolti dalla Guardia di finanza presso i valichi di frontiera, i porti e gli aeroporti con 845 violazioni riscontrate. Il valore della valuta e dei titoli non dichiarati e intercettati al seguito dei viaggiatori ammonta ad oltre 20 milioni di euro, di cui 324 mila sequestrati.

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