Napoli e l’intera regione nella morsa del caldo, temperature al di sopra della norma ma è l’afa a farla da padrona. Punte di 50 gradi al suolo registrate in alcune zone della Campania

Napoli e l’intera Regione sono nella morsa del caldo e i napoletani che non hanno potuto lasciare la città per raggiungere località balneari fanno i conti con le altissime temperature. Il bollettino diramato dalla Regione Campania nella giornata di sabato scorso parla di ondate di calore da ieri e per le prossime 60 ore, con temperature massime che saranno superiori ai valori medi stagionali di 5/6 gradi, associate ad un tasso di umidità che, soprattutto nelle ore serali e notturne, supererà anche l’80 per cento e in condizioni di scarsa ventilazione. Contro afa e umidità, c’è chi prova a trovare refrigerio nelle acque del lungomare Caracciolo o all’ombra dei tendoni dei bar bevendo bibite rinfrescanti. Ma il grande caldo sta favorendo anche la vendita di ventilatori e condizionatori. I napoletani si stanno infatti riversando nei negozi ancora aperti per acquistare ventilatori o condizionatori approfittando anche dei saldi nel tentativo di riuscire a contrastare il grande caldo e abbassare tra le mura domestiche le temperature. Temperature altissime alle quali devono prestare particolare attenzione i cardiopatici, i soggetti a rischio, gli anziani e i bambini.

In alcune aree dell’Italia le temperature della superficie terrestre hanno toccato punte di 50 gradi. Lo annuncia con un tweet il programma Copernicus di Esa e Commissione Europea. Tra le zone piu’ roventi ci sono quasi tutta la Sicilia, parti della Sardegna e della Puglia e alcuni punti di Toscana, Lazio, Marche e Campania. Nell’immagine, postata su Twitter e rilevata dal satellite Sentinel 3, compare un’Italia quasi tutta rossa e bordeaux, colori usati per indicare le zone piu’ calde dove le temperature raggiungono i 40 e i 50 gradi. E’ stato usato, invece, il colore arancione e giallo per indicare le zone con temperature tra i 35 e i 25 gradi. “L’Italia brucia di calore. Deve essere stata una giornata difficile per i primi soccorritori e i medici”, si legge sul profilo Twitter di Copernicus, dove viene, infine, precisato che si tratta delle temperature della superficie terrestre e non dell’aria.

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