I cambiamenti climatici aumenteranno fame e migrazioni, in dieci anni danni per 14mld

I cambiamenti climatici hanno causato danni per 14 miliardi all’agricoltura italiana nell’ultimo decennio per l’alternarsi di eventi estremi, dai prolungati periodi di siccita’ alle violente ondate di maltempo che hanno devastato coltivazioni, strutture e infrastrutture. A denunciarlo e’ la Coldiretti in occasione della presentazione del rapporto ‘Cambiamento climatico e territorio’ del comitato scientifico dell’Onu sul clima, l’Ipcc, per il quale il riscaldamento globale causato dall’uomo fara’ aumentare la siccita’ e le piogge estreme in tutto il mondo, pregiudicando la produzione agricola e la sicurezza delle forniture alimentari, mentre l’area del Mediterraneo diventa ad alto rischio di desertificazione e incendi.

“Un fenomeno che riguarda direttamente l’Italia – sottolinea Coldiretti – dove un quinto del territorio nazionale e’ in pericolo di abbandono proprio per gli effetti dei mutamenti climatici, ma anche della mancata valorizzazione dell’attivita’ agricola nelle aree piu’ difficili e del progressivo consumo di suolo, con l’erosione di territorio a beneficio di asfalto, edifici e capannoni che causa il fenomeno dell’impermeabilizzazione impedendo al terreno di assorbire l’acqua e aumentando il rischio di inondazioni. Il risultato – aggiunge – e’ che negli ultimi 25 anni e’ scomparso oltre un quarto della terra coltivata (-28%) con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si e’ ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari. E negli ultimi quindici anni e’ sparita anche una pianta da frutto su tre, fra mele, pere, pesche, arance, albicocche e altri frutti”. Secondo Coldiretti si tratta di un danno non solo produttivo, ma anche ambientale poiche’ in questo modo viene a mancare il prezioso ruolo di contrasto dell’inquinamento svolto proprio dalle piante, capaci di ripulire l’aria da migliaia di chili di anidride carbonica e sostanze inquinanti come le polveri Pm10.

 “In ballo – ricorda l’associazione – c’e’ la sopravvivenza di un’agricoltura, quella italiana, che e’ la piu’ green d’Europa con 5.155 prodotti alimentari tradizionali censiti, 297 specialita’ Dop-Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc-Docg, quasi 60 mila aziende agricole biologiche e la scelta di vietare le coltivazioni Ogm e la carne agli ormoni a tutela della biodiversita’ e della sicurezza alimentare”. Per Coldiretti, infine, non e’ pensabile che la legge sul consumo di suolo, approvata da un ramo del Parlamento nella scorsa legislatura, sia finita su un binario morto in attesa della discussione in Senato. “Dobbiamo togliere – sottolinea il presidente Ettore Prandini – dalla palude questa norma importante per il futuro dell’Italia e approvarla prima possibile. C’e’ l’esigenza di garantire un adeguato rifinanziamento del Fondo di solidarieta’ nazionale per le calamita’ e confermare per il 2020 il ‘bonus verde’ con detrazioni del 36% per la cura del verde privato quali terrazzi e giardini, anche condominiali”. 

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