Ha dato tanto al cinema, alla Tv e al teatro italiano, forse senza ottenere il giusto riconoscimento. Marisa Merlini avrebbe compiuto oggi 96 anni

Marisa Merlini è stata un’attrice italiana, attiva nel teatro, al cinema e in televisione.

Nata Merlin, da una famiglia borghese, crebbe a Monteverde Vecchio, quartiere storico di Roma, insieme ai suoi quattro fratelli. Iniziò a studiare alla scuola di recitazione della contessa Serra, partecipando agli spettacoli del Teatro dei fanciulli (oggi chiamato Flaiano, presso borgo Pigna). Ben presto però, dopo che il padre abbandonò il tetto coniugale, la giovane Marisa, per supplire alle esigenze economiche, dovette interrompere gli studi e lavorare a tempo pieno presso un emporio di profumi.

Qui venne notata da Mariuccia Giuliano, moglie dell’attore Macario, che in quel periodo stava reclutando delle soubrette per la sua rivista. Marisa quindi esordì nel 1941 al Teatro Valle. Per la sua prorompente bellezza, fu anche scelta come modella dal settimanale mondano Signorina Grandi Firme. In piena guerra, Marisa continuò la carriera nel Teatro di rivista: nel 1943 fu chiamata da Totò per lo spettacolo Che ti sei messo in testa?, dove divenne grande amica di Anna Magnani; ma già l’anno prima aveva esordito sul grande schermo recitando una piccola parte in Stasera niente di nuovo, di Mario Mattoli. Seguirono quindi altre parti, ma fu soprattutto dal 1949 che intensificò la sua attività, imponendosi come una delle migliori attrici caratteriste dell’epoca. Nella sua lunga carriera interpretò più di 160 pellicole, sia cinematografiche che televisive, non dimenticando però il palcoscenico. Attrice eccellente nelle parti brillanti, diventò, ad esempio, una levatrice nubile che conquista il cuore del maresciallo Carotenuto, interpretato da Vittorio De Sica in Pane, amore e fantasia (1953) e nel suo seguito Pane, amore e gelosia (1954), entrambi diretti da Luigi Comencini, quindi la compagna di Alberto Sordi ne Il vigile (1960), diretto da Luigi Zampa, e un’allegra prostituta in Dramma della gelosia (1970), diretto da Ettore Scola

Altri ruoli più impegnativi saranno quelli della turista malinconica in Tempo di villeggiatura (1956), diretto da Antonio Racioppi, con cui vinse il Nastro d’Argento nel 1957 come miglior attrice non protagonista. Nel 1992 collaborò col cantante Amedeo Minghi nell’ultimo brano dell’album I ricordi del cuore, intitolato Roma, come voce narrante introduttiva. La sua ultima apparizione sul grande schermo avvenne ne La seconda notte di nozze (2005), diretto da Pupi Avati[2], mentre la sua ultima interpretazione sul piccolo schermo fu nella miniserie televisiva in due puntate La buona battaglia – Don Pietro Pappagallo diretta nel 2006 da Gianfranco Albano.

Morì nella sua casa romana, vicino a piazza Vescovio, a soli 84 anni; i funerali si svolsero quattro giorni dopo, in forma privata, presso la chiesa degli Artisti.

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