E’ morto Hamza bin Laden, il figlio e potenziale successore di Osama bin Laden. La notizia è stata confermata da fonti di intelligence americane

Gli Stati Uniti hanno ottenuto informazioni d’intelligence relative alla morte di Hamza bin Ladenfiglio e potenziale successore di Osama bin Laden. Lo afferma l’emittente Nbc, facendo riferimento a 3 diverse fonti. Non sono disponibili dettagli relativi alla data e al luogo del decesso. Nè, evidenzia Nbc, è chiaro se gli Stati Uniti abbiano avuto un ruolo nella vicenda. L’ultima dichiarazione pubblica Hamza bin Laden, diffusa dalla rete di media vicina ad al Qaeda, conteneva minacce all’Arabia Saudita e un appello alla ribellione della popolazione della penisola arabica. Il figlio di Osama bin Laden è stato considerato il leader emergente di al Qaeda: la conferma, nei mesi scorsi, era arrivata dal Dipartimento di Stato americano. “Ha diffuso messaggi audio e video su Internet, esortando i seguaci a lanciare attacchi terroristici contro gli Stati Uniti”, si leggeva in una dichiarazione diffusa dal dipartimento di Stato in cui si sottolineava che Hamza ha “minacciato attacchi contro gli Stati Uniti ed i suoi alleati occidentali”. In particolare, Hamza ha minacciato di “vendicarsi per la morte del padre ucciso nel maggio del 2011 dalle forze Usa”. E tra le carte ed i file che il team dei Navy Seal hanno trovato nel bunker di Abbottabad, la località del Pakistan dove si nascondeva il fondatore di al Qaeda, gli inquirenti hanno trovato lettere di Obama che indicano stava crescendo ed educando il figlio ad essere il suo successore alla guida di al Qaeda.

Hamza, che secondo gli americani avrebbe avuto tra i 30 ed i 33 anni, si è sposato con la figlia di un Mohammed Atta, il terrorista egiziano che guidò i dirottatori degli aerei che si sono schiantati contro il World Trade Center l’11 settembre. L’ultima dichiarazione pubblica di Hamza bin Laden, che si ritiene fosse nato nel 1989, risale al gennaio del 2018, quando aveva minacciato l’Arabia Saudita, incitando la popolazione della penisola araba alla rivolta. Nel blitz del 1 maggio del 2011 nel compound di Abottobad, dove Osama bin Laden venne ucciso dai Navy Seals americano, vennero trovate alcune lettere nelle quale il leader di al Qaeda chiedeva al figlio di raggiungerlo lì per prepararlo alla sua successione.

Nel febbraio scorso, il dipartimento di Stato aveva annunciato una taglia da un milione di dollari per chiunque avesse informazioni su Hamza, definito dall’antiterrorismo “leader emergente di al Qaeda, che ha minacciato attacchi contro gli Stati Uniti ed i suoi alleati”. Il primo marzo scorso l’Arabia Saudita gli aveva tolto la cittadinanza, come già aveva fatto con il padre decenni prima. All’età di 17 anni aveva sposato una figlia di Abdullah Ahmed Abdullah, anche noto come Abu Mohammed al-Masri, uno dei leader egiziani di Al Qaeda, coinvolto negli attacchi alle ambasciate americane in Kenya e Tanzania nel 1998.

Nell’agosto scorso, il Guardian, citando uno dei suoi zii, aveva scritto che Hamza aveva sposato una figlia di Mohammed Atta, uno dei dirottatori dell’11 settembre, una notizia smentita dal fratello Omar. Hamza era figlio di Khairiah Sabar, una delle tre mogli di Osama, che viveva con lui nel compound di Abottobad. “Non voglio fare commenti su questo“. Così il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a proposito della notizia.

(RASSEGNA STAMPA – ADNKRONOS)

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