Droga: traffico e spaccio di droga ad Andria, condanne al clan Pesce-Pistillo

In una operazione congiunta, polizia e carabinieri ad Andria (Bt), hanno eseguito ordini di esecuzione pena emessi dalla procura generale presso la Corte di Appello di Bari. La Cassazione il 16 luglio scorso ha parzialmente confermato l’impianto accusatorio del processo a carico di 13 persone, rendendo definitive le condanne emesse dalla III sezione penale della Corte di Appello di Bari nei confronti di imputati a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Un gruppo armato e operativo ad Andria. Destinatari dei provvedimenti, esponenti delle famiglie Pesce e Pistillo, che devono scontare pene dagli 8 ai 3 anni di reclusione. Due imputati sono al momento irreperibili, per altri 5 il decreto e’ sospeso. Si tratta di esponenti di vertice e fiancheggiatori del clan formato dai due nuclei familiari, dedito al traffico di droga con l’acquisto di congrue scorte, ma anche alla ripartizione in dosi cosi’ dette ‘da strada’ e allo spaccio al minuto per i ‘clienti’ della cittadina pugliese. Il gruppo si e’ strutturato dal 2004 per iniziativa e volonta’ di Francesco Pistillo che, pur detenuto perche’ condannato perl’omicidio dell’ex boss Agostino Pastore, avvenuto ad Andria il 24 settembre 2000, ha fatto valere la sua autorita’ attraverso i suoi familiari rimasti a piede libero. La cosca opera prevalentemente nella zona del quartiere popolare San Valentino e nella parteantica della citta’, piazza Manfredi. L’indagine e’ iniziata nel settembre 2011 da pentiti anche di vertice dell’associazione, in particolare i cugini dei fratelli. 

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