Cinema: buon compleanno a Kevin Spacey, 60 anni del ‘grande molestare’

kevin spacey

Una carriera coronata da due Oscar, il successo enorme di ‘House of Cards’ e lo scandalo sessuale (e il successivo coming out) che ha sconvolto i fan. Per Kevin Spacey non sara’ un compleanno particolarmente felice quello di oggi, spegnendo  60 candeline. L’attore, produttore, sceneggiatore e direttore artistico ha vinto ben due premi Oscar ome miglior attore non protagonista per ‘I soliti sospetti’ (1995) di Bryan Singer e come miglior attore protagonista per ‘American Beauty’ (2000) di Sam Mendes. Dal 2013 al 2017 Spacey ha rinforzato la propria fama ricoprendo il ruolo di Frank Underwood, il protagonista dell’iconica serie televisiva ‘House of Cards – Gli intrighi del potere’, che gli e’ valsa un Golden Globe, due Screen Actors Guild Award e dieci candidature ai Primetime Emmy Awards. Una carriera incredibile che si e’ improvvisamente polverizzata dopo l’esplosione dello scandalo sessuale che ha travolto Spacey e per lui e’ scattata addirittura una sorta di ‘damnatio memoriae’, il tentativo di cancellarne anche il ricordo. Tutto e’ cominciato il 29 ottobre 2017, quando impazzava il caso Harvey Weinstein e sull’onda del fanatismo del movimento MeToo iniziarono a fioccare denunce di molestie sessuali verso potenti, artisti, manager. Quel giorno il sito BuzzFeed News pubblico’ un’intervista in cui l’attore Anthony Rapp, membro del cast della serie ‘Star Trek: Discovery’, dichiarava di essere stato molestato sessualmente nel 1986, quando aveva quattordici anni d’eta’, da Kevin Spacey allora ventiseienne. La risposta dell’attore su Twitter non tardo’ ad arrivare gia’ la sera stessa: “Ho molto rispetto e ammirazione per Anthony Rapp come attore. Sono inorridito nel venire a sapere questa storia. Sinceramente non ricordo di quell’episodio, dovrebbe risalire a piu’ di 30 anni fa. Ma se mi sono comportato come lui dice, gli faccio le mie piu’ sincere scuse”. 

 In quello stesso post, Spacey confesso’ anche la propria omosessualita’, suscitando anche critiche da parte della comunita’ Lgbt per l’insolito tempismo che creava un’errata connessione tra gli abusi e il suo orientamento sessuale. Successivamente altre quindici persone si fecero avanti accusandolo di molestie, tra cui la giornalista televisiva Heather Unruh (che affermo’ che Spacey aggredi’ sessualmente suo figlio), lo scrittore ed ex membro della famiglia reale norvegese Ari Behn, il regista Tony Montana, l’attore Roberto Cavazos, il figlio di Richard Dreyfus, otto persone della crew di ‘House of Cards’ ed altri casi – riportati da The Guardian – che risalirebbero al periodo in cui era direttore artistico dell’Old Vic Theatre di Londra. Il 16 novembre 2017 il teatro confermo’ di aver ricevuto venti testimonianze di presunti comportamenti inappropriati da parte di Spacey. A dicembre di quell’anno, Gabriel Byrne, co-protagonista de ‘I soliti sospetti’, rivelo’ che la produzione di quel film rimase chiusa per due giorni a causa di alcune avances sessuali indesiderate che un attore piu’ giovane aveva ricevuto da Spacey. In seguito alle accuse diversi progetti che coinvolgevano Spacey saltarono. Le accuse a raffica divennero una vera e propria tormenta che spazzo’ via in un attimo una carriera gloriosa ventennale: la produzione di ‘House of Cards’ sospese le riprese della sesta stagione della serie e successivamente licenzio’ l’attore; Netflix blocco’ l’uscita del film ‘Gore’ dove Spacey era il protagonista; il regista Ridley Scott e la Sony decisero di girare nuovamente tutte le scene di ‘Tutti i soldi del mondo’ in cui compariva Spacey, facendole recitare a Christopher Plummer (che ricevette per questo ruolo una nomination all’Oscar). In quel periodo l’attore fece sapere di essere in cura per guarire dalla dipendenza dal sesso, ma lo scandalo non accenno’ a fermarsi e nell’aprile 2018 l’ufficio del procuratore distrettuale di Los Angeles dichiaro’ che Spacey era indagato per aver aggredito sessualmente un uomo nel 1992.

Nel luglio 2018, il Metropolitan Police Service, responsabile del servizio di polizia nella regione della Grande Londra, rivelo’ l’esistenza di altre tre accuse di aggressione sessuale contro Spacey, portando a sei il numero totale di indagini aperte nel Regno Unito. Nel settembre 2018, un massaggiatore fece causa a all’attore sostenendo che la star tento’ di baciarlo e di costringerlo a toccargli i genitali, durante una sessione di massaggio privato avvenuta a Malibu’ nel 2016. Il 24 dicembre 2018 Spacey carico’ su YouTube un video intitolato ‘Let Me Be Frank’ nel quale, recitando il personaggio di Frank Underwood di ‘House of Cards’, sembrava negare le accuse contro di lui. “Bizzarro”, “straordinariamente strano”, “inquietante” e “allarmante” furono gli aggettivi utilizzati dai media per descrivere il video, che venne ripreso e ridicolizzato su Twitter da numerosi colleghi, tra cui Patricia Arquette, Ellen Barkin, Jon Favreau e Rob Lowe. Ad oggi il video conta quasi 11 milioni di visualizzazioni (10.954.934), 257.524 like e 69.608 pollici in giu’. La carriera di Spacey e’ distrutta mentre le indagini per molestie vanno avanti. Per ora, pero’, nessuna condanna o riscontro ufficiale sono arrivate alle denunce dei tanti accusatori. Anzi. Lo scorso 17 luglio e’ caduta una delle prime e piu’ importanti accuse pendenti su Spacey, quelle del figlio di Heather Unruh. L’avvocato di Spacey, infatti, sosteneva che il giovane avesse cancellato diversi messaggi e fotografie scambiate con l’attore che avrebbero potuto dimostrare la sua innocenza. Quando venne chiesta al giudice una copia dei dati completi del telefono, emerse che il cellulare era sparito. Di fronte alla possibilita’ di essere incriminato per diffamazione nel caso avesse cancellato qualcosa, l’accusatore ha ritirato la denuncia per cui l’attore rischiava fino a cinque anni di carcere. Per una denuncia che cade, ce ne sono ancora almeno una trentina pendenti di uomini che hanno accusato la star, senza contare che proseguono le indagini relative al periodo in cui era direttore artistico dell’Old Vic Theatre di Londra. Lo scorso maggio, infatti, la Metropolitan Police Service ha interrogato l’attore e ha confermato il proseguimento delle indagini. 

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