Per arginare i divorzi in Danimarca entra in vigore la legge che complica le separazioni

Da oggi in Danimarca e’ piu’ difficile divorziare: prima di separarsi le coppie in crisi devono aspettare un periodo di tre mesi e seguire un programma di consulenza familiare. Lo prevede la nuova legge entrata in vigore nel Paese, fatta a tavolino dalla maggior parte delle forze politiche danesi per cercare di invertire una tendenza negativa. La Danimarca e’ una delle nazioni europee campionesse in materia di divorzio: 15 mila registrati nel 2018, circa la meta’ del numero di matrimoni celebrati nello stesso periodo. Il provvedimento legislativo, avviato lo scorso aprile, e’ stato accolto da alcuni come una intromissione delle istituzioni nella vita privata dei cittadini, ma e’ stato invece difeso a spada tratta da quasi tutte le forze politiche danesi. Prima della riforma per divorziare bastava compilare un apposito modulo. “In tutti i Paesi occidentali la percentuale di divorzio varia dal 25 al 50%. E’ un costo esorbitante per lo Stato oltre a tanto dolore per i singoli. Il trattamento individuale sarebbe troppo costoso da sostenere.

Se vogliamo fare qualcosa di serio in merito, dobbiamo lavorare tutti insieme e sviluppare soluzioni globali per ridurre il costo umano e finanziario del divorzio”, ha dichiarato Gert Martin Hald, psicologo e professore associato in sanita’ pubblica all’Universita’ di Copenhagen University, coinvolto nel programma di consulenza per le famiglie. In Danimarca per le coppie con figli di meno di 18 anni e’ obbligatorio seguire un percorso di ‘counselling’ prima di poter portare a termine la pratica di divorzio. Oltre a un periodo di riflessione di tre mesi, le autorita’ danesi portano le coppie in crisi a seguire un percorso di formazione dal vivo, oppure on-line o tramite un’app, di 17 ore, per “saper affrontare le tensioni, migliorare la comunicazione con coniuge e figli in vista di una cooperazione post matrimonio”. Il programma in questione e’ stato testato da 2500 volontari e secondo gli specialisti funziona davvero. “In 13 casi su 15 ha un effetto positivo sulla salute fisica e mentale dei singoli, con un tasso di assenteismo sul lavoro inferiore. E 12 mesi dopo le coppie riescono a comunicare come se non avessero mai divorziato”, ha riferito Hald.

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