Fermato dai carabinieri un 18enne nell’ambito delle indagini sull’omicidio dell’artista ucciso a Roma

Un ragazzo di 18 anni e’ stato fermato dai carabinieri della stazione Casilina per l’omicidio del pittore Umberto Ranieri, 55 anni, avvenuto lo scorso 17 marzo a Largo Preneste, periferia della Capitale. L’uomo fu aggredito e ucciso dopo aver invitato un gruppo di giovani a non sporcare la piazza. E’ un ragazzo di origine tunisina il 18enne fermato dai carabinieri per l’omicidio di Umberto Ranieri. Il giovane, secondo quanto si apprende, non ha precedenti penali. Al momento dell’aggressione, assieme al 18enne c’erano anche due ragazze, una di origine kosovara e l’altra romena. La loro posizione e’ al vaglio della magistratura. L’individuazione del 18enne J.M.A. per la morte di Umberto Ranieri, in arte Nniet Brovdi, e’ frutto di una attivita’ investigativa che, coordinata dalla procura e caratterizzata da pochi elementi indiziari acquisiti dalle testimonianze di alcuni presenti, si e’ basata principalmente: sull’analisi dei filmati di 30 telecamere di circuiti di videosorveglianza installati nei pressi del luogo in cui si sono verificati i fatti e sui mezzi pubblici in transito negli orari compatibili con l’aggressione.

Fondamentale e’ stato poi l’esame del contenuto di 70.000 tra telefonate e servizi di messaggistica vari, registrati da diversi ponti ripetitori installati in diversi punti della Capitale e un’analisi approfondita di quanto veniva scritto sui social. Alla fine, l’attenzione dei Carabinieri della Compagnia Casilina si e’ rivolta su un gruppo di persone, costituito dal principale indagato, dalla fidanzata di origini kossovare e da un’amica di quest’ultima di origini romene. Da ulteriori approfondimenti di natura investigativa e’ poi emerso che il ragazzo aveva colpito l’uomo nel corso di una lite degenerata a seguito dell’invito rivolto da Ranieri al gruppo di giovani affinche’ non sporcassero il luogo in cui stavano consumando una bustina di semi di girasole. L’arrestato, in attesa dell’udienza di convalida, e’ stato portato presso la casa circondariale di Roma Regina Coeli.

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