Mafia: smantellata cosca di Carini, concedeva ‘licenze’ a imprese. Arrestato sindaco nel catanese per corruzione su appalto rifiuti

Colpiti i vertici della famiglia mafiosa di Carini, in provincia di Palermo. Scattata all’alba una vasta operazione antimafia condotta dalla polizia di Stato. Gli uomini della Squadra mobile palermitana, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip, hanno tratto in arresto numerosi soggetti che dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini spaccio. Le indagini hanno, inoltre, permesso di evidenziare come la cosca controllasse in modo capillare il territorio, imponendo le estorsioni agli imprenditori della zona che, prima di intraprendere qualsiasi attivita’, dovevano, inoltre, ottenere una sorta di autorizzazione preventiva da parte del clan. 

Corruzione: appalto rifiuti, arrestato sindaco di San Pietro Clarenza, nel Catanese: corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e turbata liberta’ degli incanti per fatti attinenti alla procedura di gara per l’assegnazione del servizio di raccolta, spazzamento e trasporto rifiuti in un Comune. Sono le accuse per le quali militari della Guardia di finanza del comando provinciale di Catania hanno arrestato Giuseppe Bandieramonte, sindaco di San Pietro Clarenza, piccolo paese in provincia di Catania. Tra gli arrestati oltre al primo cittadino anche un funzionario dell’Ente locale nonche’ l’amministratore ed un dipendente della societa’ aggiudicataria dei lavori (un altro e’ finito in carcere, altri due ai domiciliari). Gli appalti oggetto dell’indagine sono relativi al periodo 2015 – 2018, per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro. Sono stati i finanzieri ad eseguire un’ordinanza di misure cautelari emessa dal gip del Tribunale etneo.

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