Secondo i dati Istat la disoccupazione nel mese di marzo è scesa dello 0,4%

Scende a marzo la disoccupazione : le persone in cerca di occupazione calano di 96mila unità, pari al 3,5%. Un andamento che porta il tasso dal 10,5% al 10,2% con un calo di 0,4 punti percentuali. La stima è dell’Istat.  Stabile invece la stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni: la diminuzione tra i minori di 34 anni compensa infatti l’aumento tra gli over 35. Il tasso di inattività è invariato al 34,3% per il terzo mese consecutivo. Inoltre, sempre a marzo, cresce l’occupazione sia rispetto a febbraio (+0,3% pari a +60mila lavoratori), sia nel primo trimestre 2019 (+0,2 pari a +46mila unità). Sale anche il tasso di occupazione che arriva al 58,9% (+0,2 punti percentuali).

OCCUPAZIONE – L’aumento dell’occupazione, fa sapere l’Istat, è determinato da entrambe le componenti di genere e si concentra tra i minori di 34 anni (+69mila); sono sostanzialmente stabili i 35-49enni mentre calano gli ultracinquantenni (-14mila). Si registra una crescita dei dipendenti permanenti (+44mila) e degli indipendenti (+14mila), mentre risultano sostanzialmente stabili i dipendenti a termine.

DIPENDENTI – ‘Tonica’ anche l’occupazione nel periodo da gennaio a marzo 2019 durante il quale registra una crescita rispetto ai tre mesi precedenti, sia nel complesso (+0,2%, pari a +46mila) sia per genere. Nello stesso periodo diminuiscono i dipendenti a termine (-1,0%, -31mila), mentre aumentano sia i dipendenti permanenti (+0,4%, +64mila) sia gli indipendenti (+0,3%, +14mila). Sempre nel primo trimestre dell’anno, dice ancora l’Istat, all’aumento degli occupati si associa anche un calo delle persone in cerca di occupazione (-1,8%, pari a -50mila) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,1%, -18mila). E l’occupazione a marzo cresce anche su base annua: sale dello 0,5% pari a +114mila lavoratori. L’aumento ha riguardato entrambe le componenti di genere, i 15-24enni (+63mila) e gli ultracinquantenni (+210mila) anche se, dice ancora l’Istat, al netto della componente demografica la variazione è positiva per tutte le classi di età.

In un anno in particolare crescono soprattutto i dipendenti a termine (+65mila) e si registrano segnali positivi anche per gli indipendenti (+51mila), risultano sostanzialmente stabili i dipendenti permanenti. E nell’arco che va da marzo 2018 a marzo 2019 la crescita degli occupati si è accompagnata al calo dei disoccupati (-7,3%, pari a -208mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,3%, -35mila). “A marzo – è il commento Istat – l’occupazione è in ripresa dopo la sostanziale stabilità del mese precedente e tale aumento riporta il numero di occupati vicino ai livelli massimi registrati a metà del 2018. La crescita occupazionale riguarda entrambi i generi, con una significativa espansione delle classi di età più giovani e si concentra prevalentemente tra i dipendenti permanenti. Alla crescita degli occupati a marzo, si accompagna un forte calo dei disoccupati e la sostanziale stabilità degli inattivi. Su base trimestrale – conclude – si rileva un aumento dei dipendenti permanenti e un calo di quelli a termine”.

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