Cardinale Sepe: “a Napoli si spara all’impazzata, non sono uomini degni di tale nome. Serve coscienza, i turisti rappresentano la vera ricchezza”

Al Duomo di Napoli in occasione delle festività pasquali, si è espresso duramente e con preoccupazione il Cardinale Sepe:Si spara all’impazzata, dovunque. Non sono uomini degni di tale nome, peggiori delle belve, perché quelle pure si danno delle regole a protezione dei cuccioli. Un tempo anche i delinquenti seguivano certi principi, si fa per dire: avevano rispetto per i bambini e anche per le donne. Ma i criminali di oggi non sono neppure degni dei loro padri. Sono degli sconfitti, che credono di essere forti e potenti con le armi, con la violenza, con lo spargimento di sangue. Sono destinati a non lasciare traccia significativa di sé nella loro vita. Non fanno paura neppure ai turisti che continuano a venire, a onorare Napoli con la loro presenza, ammirandola, apprezzandola nonostante le ferite, amandola. Sono i turisti il nuovo volto e rappresentano la vera ricchezza se siamo capaci di capitalizzarne il valore e l’apporto, emarginando e sconfiggendo le bande della violenza. Per i criminali, dunque, non c’è presente e neppure futuro perché il loro percorso di vita porta al carcere o alla morte. Soltanto rivedendo i loro comportamenti, cambiando e pentendosi possono tornare uomini veri. E la Pasqua, questa, può essere l’occasione propizia se si soffermano sulla Croce di Cristo, simbolo di sofferenza e ingiustizia, ma anche di luce e risurrezione“.

 

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