Stupro in Vesuviana: è scontro nel CSM per le parole di Di Maio “E’ una vergogna” circa l’annullamento delle custodie cautelari. C’è chi vuole aprire una pratica a tutela dei giudici e chi si oppone

Serve un “intervento urgente e forte” del Csm, con una nuova pratica a tutela, stavolta riferita ai magistrati del Riesame di Napoli e alle parole del vicepremier Luigi Di Maio che, nei giorni scorsi, defini’ “una vergogna” la loro decisione di annullare le custodie cautelari in carcere per due indagati per la violenza sessuale alla Circumvesuviana. A chiedere l’apertura della pratica a tutela e’ stato il togato di Unicost, Michele Ciambellini, a nome di tutto il gruppo, leggendo oggi in plenum l’istanza trasmessa al Comitato di presidenza. L’intervento di Ciambellini, seguito dalla richiesta del laico della Lega Stefano Cavanna di poter replicare, ha provocato uno scontro in plenum: il vicepresidente David Ermini, infatti, ha deciso di non aprire il dibattito in merito, fatto che ha suscitato la reazione di Cavanna: “Non si puo’ replicare, bella democrazia“, ha detto il consigliere laico. “Non apro il dibattito – ha affermato Ermini – il regolamento non lo prevede per pratiche che non sono all’ordine del giorno“. 
Ermini ha poi sottolineato di aver avuto finora “un comportamento elastico”, ricordando a Cavanna di avergli permesso, in uno dei passati plenum, di leggere la lettera che il laico della Lega ha trasmesso al Capo dello Stato, “ma d’ora in poi – ha aggiunto il vicepresidente – applichero’ il regolamento alla lettera”. Cavanna, quindi, ha parlato di “fatto molto grave”, perche’ “a fronte della concessa possibilita’ di dichiarare e motivare ampiamente la richiesta di apertura della pratica a tutela, e’ stata negata la possibilita’ ad altri membri del Csm di intervenire sul punto, con cio’ verificandosi un’evidente discriminazione”. Sull’episodio sono intervenuti i togati Giuseppe Cascini (Area) – il quale ha sottolineato che “non si puo’ limitare il diritto di parola” – e Antonio Lepre (MI), che si e’ detto “non convinto che il regolamento sia cosi’ chiaro”. Da parte sua, Ciambellini ha ricordato di essersi “soltanto limitato a leggere la richiesta di pratica a tutela”, mentre il laico di Forza Italia Alessio Lanzi ha rilevato che “le pratiche a tutela non hanno effetto pratico ma solo mediatico, non bisogna anticiparle in plenum altrimenti l’effetto e’ gia’ raggiunto prima che la pratica sia istruita”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.