Il 22 febbraio del 2001 per la prima volta lo stupro viene condannato come “crimine contro l’umanità”

Per la prima volta lo stupro viene condannato come crimine contro l’umanità. Si pronuncia in questo senso il Tribunale Penale Internazionale per la Jugoslavia, condannando tre miliziani serbo-bosniaci per l’abuso contro le donne bosniache.

Nello specifico, fu riconosciuto che le donne musulmane di Foča (sud-est della Bosnia ed Erzegovina) furono soggette a sistematici e diffusi stupri di gruppo, torture e schiavismo sessuale da parte di soldati serbo-bosniaci, poliziotti e membri di gruppi paramilitari dopo l’acquisizione della città nell’aprile 1992. L’accusa fu di maggior rilevanza giuridica e fu la prima volta che l’aggressione sessuale venne investigata per la persecuzione di tortura e asservimento come crimini contro l’umanità.[40] La sentenza fu confermata dal verdetto del Tribunale penale internazionale per l’ex-Jugoslavia del 2001. Tale sentenza sfidò la diffusa accettazione dello stupro e dello schiavismo sessuale delle donne come parte intrinseca della guerra.[41] Il Tribunale penale internazionale per l’ex-Jugoslavia giudicò tre serbo-bosniaci colpevoli di violenza sessuale contro donne e ragazze bosniache (musulmane, di cui alcune tra i 12 e i 15 anni), avvenuta a FočaBosnia ed Erzegovina. Inoltre due degli uomini furono giudicati colpevoli del crimine contro l’umanità di riduzione in schiavitù sessuale per l’aver tenute prigioniere un buon numero di donne e ragazze in centri di detenzione. Molte di quelle donne successivamente furono fatte scomparire.

 

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