Fissata a maggio l’udienza per l’esame della perizia nell’ambito delle indagini sulla tragedia avvenuta alla Solfatara di Pozzuoli (Napoli) dove persero la vita tre componenti della famiglia Carrer

Si avvicina l’ora della verità per la Solfatara. Il Presidente aggiunto dell’ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, dott.ssa Isabella Iaselli, ha fissato per lunedì 20 maggio, dalle ore 10, con prosieguo presso il centro direzionale del nuovo palazzo di giustizia partenopeo, l’udienza camerale per esaminare la perizia prodotta dai sette esperti incaricati di valutare i rischi del sito e di individuare i necessari interventi di messa in sicurezza dell’area.

L’elaborato, che sarà a disposizione delle parti dal 29 aprile in cancelleria, è stato redatto nell’ambito del procedimento penale per disastro colposo per la tragica morte di Massimiliano Carrer, della moglie Tiziana Zaramella e del figlio Lorenzo. La famiglia veneziana di Meolo rimase vittima, il 12 settembre 2017, visitando il noto sito naturalistico, di un terribile incidente: Lorenzo precipitò in una voragine del terreno che si aprì all’improvviso sotto i suoi piedi e che inghiottì, stordendoli con i gas del sottosuolo, anche papà e mamma, precipitatisi uno dopo l’altro nel vano tentativo di salvare il ragazzo. Sopravvisse solo il figlio più piccolo dei Carrer, che oggi ha dieci anni e vive con la zia. I familiari delle vittime sono patrocinati dagli avvocati Alberto Berardi e Vincenzo Cortellessa, con la collaborazione di Studio 3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini

L’inchiesta ha evidenziato gravi lacune sul piano della sicurezza per i visitatori e per il personale impiegato nell’area, che da allora è sotto sequestro: camminamenti non tracciati, mancanza di segnaletica, nessuno studio preliminare sulla crosta calpestabile, solo per citarne alcuni. Violazioni che hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati, per il reato di disastro colposo, di Giorgio Angarano, amministratore della Vulcano Solfatara srl, di altri cinque soci della società che gestisce l’area (Maria Angarano, Maria Di Salvo, un’altra omonima Maria Di Salvo, Annarita Letizia e Francesco Di Salvo) e della stessa società.

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