Safer Internet Day: Nove adolescenti su 10 navigano in rete senza alcun controllo da parte dei genitori. Tra il 2017 e il 2018, i casi trattati dalla Polizia postale sono cresciuti da 355 a 389
Nove adolescenti su 10 navigano in rete senza alcun controllo da parte dei genitori. Quattro su 10 lo fanno anche dopo le 23. È quanto emerge dall’indagine condotta dall’associazione Social Warning-Movimento etico digitale, i cui dati sono stati resi noti alla vigilia del Safer Internet Day, giornata per la sicurezza in rete indetta dalla Commissione europea e della giornata nazionale contro il cyberbullismo. L’indagine ha coinvolto, 10.000 ragazzi tra i 12 e 16 anni delle scuole medie e superiori di tutta Italia. Secondo la ricerca, il 92% dei ragazzi italiani quando è connesso alla rete è da solo o in compagnia di amici. Solo l’8% naviga in rete seguito dai genitori.
Il 52,4% dei ragazzi intervistati dichiara di non avere controlli, limiti o regole rispetto all’utilizzo dei social media e alla navigazione sul web in generale. Mentre il 65% dichiara di aver imparato a utilizzare la rete senza essere affiancato da un adulto. Solo il 25% dei ragazzi è stato supportato da un genitore e il 9% da un insegnante o educatore. Nonostante sia bassa la percentuale dei ragazzi che vengono affiancati da un adulto durante la navigazione, il 57,1% dichiara di fidarsi poco delle informazioni in cui si imbatte in Rete. L’11,2% dei ragazzi non si fida per niente.
Il tutto mentre aumentano tra i bambini e gli adolescenti le richieste di aiuto per cyberbullismo. A renderlo noto è la onlus Telefono Azzurro che ha analizzato i casi gestiti nel corso del 2018 e scattato una fotografia del cambiamento delle motivazioni per cui i giovani chiedono aiuto. In oltre 30 anni di attività Telefono Azzurro attraverso la linea gratuita 1.96.96 ha dato ascolto a quasi 75.000 bambini e adolescenti e gestito oltre 20.000 casi attraverso il numero 114, dedicato alle emergenze. Attualmente le richieste di aiuto da gestire sono il triplo rispetto all’avvio del servizio, per questo Telefono Azzurro, che nel corso degli anni ha ampliato le modalità di ascolto implementando anche una chat e un numero WhatsApp, ha lanciato la Campagna Sms Solidale “Il vero ascolto”, attiva dal 10 al 23 febbraio e che è finalizzata proprio a potenziare il Centro nazionale di ascolto, ovvero il nucleo di raccolta delle segnalazioni.
Negli ultimi anni stanno emergendo in maniera sempre più insistente problematiche legate al mondo di Internet. Nel 2018 Telefono Azzurro ha gestito oltre 250 casi relativi al web, che hanno coinvolto principalmente pre-adolescenti e adolescenti di sesso femminile. Nel 43.1% dei casi i ragazzi hanno chiesto aiuto per problemi legati al cyberbullismo e questa motivazione di intervento è cresciuta del 10% rispetto al 2017. Sono state, inoltre, registrate richieste di aiuto relative al sexting, alla dipendenza da Internet, all’adescamento di adulti su minore, alla violazione della privacy, ad atti autolesivi e suicidi, a contenuti che esaltano i disturbi alimentari, a crimini online e a diverse altre problematiche.
Alcuni dati che emergono sul Cyberbullismo dal Safer Internet Day
È un quadro in chiaroscuro quello che emerge dal Safer Internet Day. Contro bullismo e cyberbullismo l’Italia ha fatto segnare notevoli progressi dati alla mano. Ma se aumentano le tutele, crescono in parallelo anche gli atti di cyberbullismo. Tra il 2017 e il 2018, i casi che hanno coinvolto minori trattati dalla Polizia postale sono cresciuti da 355 a 389: in 43 casi si trattava di sextortion (ossia di ricatti a sfondo sessuale), cui vanno aggiunti anche altri 240 episodi ai danni di ragazzi tra i 14 e 17 anni, 88 verso giovani tra i 10 e 13 anni, e 18 che hanno colpito bambini con meno di 9 anni. «Un’emergenza nell’emergenza, i reati contro gli under 9 sono in aumento», è l’allarme dei cyberpoliziotti. I quali spiegano che se «ormai Facebook e company rimuovono i link sui minori molto rapidamente anche se sui maggiorenni fanno resistenza», a dare problemi seri sono Whatsapp, Telegram e Tik Tok. Risalire agli autori dei reati, in casi in cui video e foto viaggiano di telefonino in telefonino è molto complicato perché non esistono in questi casi server centrali da cui attingere i dati degli utenti.
Che cos’è il safer internet day?
Un’alleanza tra scuola e famiglie per dire no al cyberbullismo. È questo il senso che ha animato il Safer Internet Day (SID), un evento annuale, organizzato a livello internazionale con il supporto della Commissione Europea nel mese di febbraio. Si tratta di una ricorrenza annuale istituita nel 2004 al fine di promuovere un uso più sicuro e responsabile del web e delle nuove tecnologie, in particolare tra i bambini e i giovani di tutto il mondo.
Nel corso degli anni, il Safer Internet Day (SID) è diventato un evento di riferimento per tutti gli operatori del settore, le istituzioni le organizzazioni della società civile, arrivando a coinvolgere, oggi, oltre 100 Paesi. L’edizione 2019 del SID è stata celebrata il 5 febbraio con il motto “Together for a better internet” (Insieme per un internet migliore) ed è finalizzato a far riflettere i ragazzi non solo sull’uso consapevole della Rete, ma sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno nella realizzazione di internet come luogo positivo e sicuro. L’obiettivo è far riflettere tutti non solo sull’uso consapevole della Rete, ma sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno nella realizzazione di internet come luogo positivo e sicuro. Il tema della sicurezza online è di assoluta attualità, entra ormai a far parte della cronaca quotidiana. Ma non tutti siamo esperti e non sempre sappiamo come individuare situazioni rischiose e come comportarci.
Safer Internet day: le iniziative in Italia
In Italia il SID 2019 ha vissuto la manifestazione principale, organizzata dalla Direzione Generale per lo Studente, a Milano. All’appuntamento hanno partecipato anche il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti con i creator Klaus, Surry, Jack Nobile, Giulia Penna, Vegas, St3pNy, Anima, La Sabri e Favij.
Al centro dell’intensa scaletta di interventi, ci sono stati messaggi orientati a promuovere un uso corretto della Rete e la sollecitazione a dire ‘no’ al cyberbullismo. La squadra dei creator di Web Stars Channel, tra i più amati e seguiti dai giovani, è stata coinvolta proprio per sensibilizzare i loro milioni di follower su un uso consapevole della Rete e delle nuove tecnologie e soprattutto sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno affinché il Web sia un luogo sicuro e positivo, fonte di opportunità e non di rischi. In concomitanza, si è tenuta la giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo denominata “Un Nodo Blu – le scuole unite contro il bullismo”, lanciata lo scorso anno. Per l’occasione, tutte le scuole di ogni ordine e grado, sono state invitate a organizzare eventi e/o attività di formazione e informazione destinate agli alunni e alle famiglie, al fine di favorire una maggiore conoscenza delle tematiche per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola.
(RASSEGNA STAMPA – FONTI: Il Mattino, Techpost)