Appalti Sanità in Sicilia, mazzette del 5% a funzionari corrotti, dalle intercettazioni emerge il tariffario per pilotare le gare
E’ un vero e proprio terremoto giudiziario, quello che vede coinvolto in un vasto giro di mazzette nella sanità siciliana anche il coordinatore della struttura Covid in Sicilia. La Guardia di Finanza di Palermo ha scoperto un giro di corruzione e di appalti pilotati nella sanità siciliana ed eseguito all’alba di oggi dodici misure cautelari. Su delega della Procura della Repubblica di Palermo, i finanzieri del locale Comando Provinciale hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Gip del Tribunale del capoluogo nei confronti di 12 persone, a vario titolo indagati per corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità, istigazione alla corruzione, rivelazione di segreto di ufficio e turbata libertà degli incanti. Due sono destinatari di custodia cautelare in carcere, si tratta di Fabio Damiani di 55 anni, attuale Direttore generale dell’Asp 9 di Trapani) e Salvatore Manganaro di 44 anni, per l’accusa “faccendiere di riferimento per Damiani”.