Vaccini sulle isole: De Luca al centro delle critiche, dal Pd al M5s e alla Cgil montano le polemiche. Fdi fuori dal coro, “Giusta la priorità a Capri”
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Questa la posizione di Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale Anci: “Bene la decisione del governatore Vincenzo De Luca di dare priorità alle vaccinazioni per il comparto turistico, ma oltre all’isola di Capri non vanno dimenticate altre realtà turistiche della nostra regione, come Ercolano che grazie all’ indotto turistico era riuscita a mettersi alle spalle un passato fatto di disagio e criminalità, ma penso anche a Pompei, alla Penisola Sorrentina e alla Costiera Amalfitana, al Cilento, tanto per fare qualche esempio. Ma credo che una vera ripartenza del turismo debba anche considerare il comparto logistico”. Il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino, vicario dell’ Anci regionale, ha chiesto all’Unità di crisi regionale “equità territoriale e che si proceda secondo i criteri previsti dal governo nazionale anche al fine di evitare qualsiasi forma di disparità fra comuni”. Una voce fuori dal coro è quella di Fratelli d’Italia che, attraverso le parole di Gabriella Peluso e Luigi Lembo, ha affermato: “Siamo molto soddisfatti che i residenti dell’isola di Capri siano stati individuati come prioritari per le vaccinazioni tenuto conto che essi vivono solo di turismo e che hanno gravi problematiche di continuità territoriale e di assistenza ospedaliera. Come partito territoriale abbiamo fortemente spinto affinchè si decidesse di procedere alla vaccinazione di massa per mettere in salvo la stagione turistica. I capresi hanno il proprio lavoro e, quindi, la fonte del proprio reddito esclusivamente nelle attività turistiche e, per questo, è indispensabile garantire le condizioni affinchè il turismo e le attività correlate possano ripartire in piena sicurezza per gli stessi isolani e per tutti i turisti. Inoltre bisogna ricordare che le isole hanno problemi di continuità territoriale, con collegamenti marittimi non del tutto sufficienti, e di strutture ospedaliere che sono certamente insufficienti rispetto alle esigenze sanitarie dei residenti e dei turisti”.