Distribuite coperte ai pazienti che aspettano in auto davanti al Cotugno, l’infettivologo dell’ospedale: “Smettiamola di pensare ai pranzi e alle festività natalizie e ritroviamo il senso di responsabilità. Su dieci pazienti che vengono qui ne mandiamo a casa a curarsi solo uno”

“Stiamo portando le coperte ai pazienti che aspettano in auto di entrare in ospedale e intanto sento chi pensa al Natale. Quella festa è già saltata e temo salti anche carnevale. Smettiamola di pensare ai pranzi e ritroviamo senso di responsabilità”. E’ netto Elio Manzillo, infettivologo dell’ospedale Cotugno di Napoli, nel tenere alto l’allarme per il covid19 nel primo giorno della settimana della Campania da zona rossa: “Una decisione che doveva essere presa prima – dice all’ANSA – e che avrebbe portato meno infetti e meno morti. Ora ce l’abbiamo ma le istituzioni continuano a litigare e intanto servono i controlli, perché non va bene che tutti fanno passeggiate, spesa, jogging e bicicletta. Bisogna rispettarla e tenerla ben oltre Natale, per me sarebbe folle toglierla anche il 6 gennaio. Il clima invernale aiuta il virus, ormai su dieci pazienti che vengono qui ne mandiamo a casa a curarsi solo uno”.

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