Coronavirus: la situazione aggiornata a ieri vede la Campania con 16 nuovi casi positivi. Salerno la provincia più colpita. A Capri un altro caso di una turista risultata positiva dopo il rientro dall’isola

Sono 16 i nuovi positivi al coronavirus, su 2.112 tamponi, rilevati nelle ultime 24 ore in Campania. Due casi si registrano sull’isola di Ischia (si tratta di cittadini stranieri), due in provincia di Napoli (Cimitile e Giugliano), due nel Casertano (Teano e Mondragone). La provincia più colpita è Salerno: tre casi nel capoluogo, tre a Pontecagnano, due a Cava dei Tirreni e altri due nel piccolo centro turistico di Pisciotta, dove il sindaco con propria ordinanza ha ripristinato l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto. Nessuna nuova vittima – informa il bollettino dell’Unità di crisi regionale – e due guariti.
Intanto, secondo quanto riporta stamane  il quotidiano IL MATTINO, c’è un ulteriore caso di una turista ritornata a Lucca dopo un soggiorno nell’isola e anch’essa risultata positiva al tampone praticato al rientro, all’atto della comparsa dei primi sintomi. In corso le indagini epidemiologiche ed il tracciamento come da prassi attuata anche per i tre casi positivi riscontrati ieri – sempre turisti di rientro dall’isola azzurra.
Proprio oggi a Capri e per tutto il weekend – tornano obbligatorie  le mascherine anche all’aperto in tutto il centro, dalle 18 alle 4 del mattino, e sempre oggi è atteso sull’isola azzurra l’arrivo del prefetto di Napoli Marco Valentini, presenza importante dopo la richiesta di un rafforzamento delle forze dell’ordine per i controlli sollecitato dal sindaco di Capri Marino Lembo.

ECCO TUTTI I DETTAGLI DEGLI SPOSTAMENTI DEI TRE TURISTI ROMANI RISULTATI POSITIVI DOPO IL RIENTRO DA CAPRI:  I dettagli degli spostamenti del gruppo dei turisti romani tra Lazio e Campania, trasmessi anche al ministero della Salute, iniziano la mattina del 16 luglio, a Roma Termini: la comitiva prende un Frecciarossa per giungere a Napoli; il caso indice viaggia in prima classe separata dagli amici in un vagone vuoto. Giunti a Napoli si spostano in taxi (non identificabile) da piazza Garibaldi a Calata di Massa per prendere l’aliscafo. Il tratto di mare viene percorso con un mezzo veloce della Caremar in un posto non numerato. Va qui sottolineato che da più parti, nelle ultime settimane, era giunto il suggerimento di rendere nominativi i posti per consentire facilmente il tracciamento in casi come questo. Anche a Capri i ragazzi prendono un taxi per spostarsi dal Porto alla zona del soggiorno, una struttura ricettiva a pochi passi dalla Piazzetta per le ragazze e un’altra poco distante per quanto riguarda i ragazzi. La proprietaria dalle prima struttura incontra fugacemente le ragazze solo per la consegna delle chiavi. Nel pomeriggio tutti si recano in uno stabilimento balneare all’aperto. La sera le ragazze raggiungono a piedi un ristorante poco distante per la cena. Il tavolo è all’aperto e c’è spazio. Il gruppo dei ragazzi va invece in un altro ristorante. Il gruppo si riunisce e fino a notte inoltrata trascorre la serata in un locale chiuso ma non affollato senza l’uso di mascherine. La giornata successiva inizia con una gita in barca su due gozzi separati. Il gruppo si riunisce a Nerano dove avviene il pranzo come programmato nella gita. Anche la cena, la sera del 17, avviene in uno stesso ristorante e allo stesso tavolo. La serata viene trascorsa nello stesso locale del giorno prima questa volta molto affollato. Il 18 luglio il caso indice e un’altra ragazza (non contagiata) rientrano a Roma mentre le altre due restano a Capri. I sei trascorrono insieme la mattinata nella piscina all’aperto dell’albergo dei ragazzi. Qui pranzano mentre la seconda ragazza contagiata resta in disparte. La sera, tutti insieme tornano in un locale notturno molto affollato.

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