Turisti romani positivi dopo una vacanza a Capri, l’Asl Napoli 1: “Non ci sono ragioni allarme, si è già provveduto a verificare contatti dei contagiati”. De Magistris: “Servono controlli rigorosi”

In merito ai 3 casi di positività riscontrati dopo il rientro a Roma di 8 ragazzi che hanno trascorso un breve vacanza a Capri, tre giovani della comitiva sono risultati positivi al tampone dopo dei controlli avvenuti al loro ritorno nella Capitale, l’ASL Napoli 1 Centro fa sapere “che non esistono al momento ragioni d’allarme”. In particolare, il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL ha già provveduto a verificare e approfondire – con riferimento ai dettagliatissimi dati forniti dalle ASL di residenza – i luoghi e i contatti avuti dalla prima turista romana risultata positiva al Covid. “A breve saranno concluse anche le indagini epidemiologiche sugli altri due turisti – la cui positività è stata comunicata nella tarda serata di ieri – che facevano parte della comitiva di otto persone che, è bene sottolinearlo, non sono più sull’Isola” specifica la nota. “Sono altresì stati prontamente individuati due turisti giunti a Capri da Dubai alcuni giorni fa ed entrati in contatto precedentemente con altri soggetti positivi durante il volo, i turisti e le persone che li hanno accolti in una casa privata sono tutti risultati negativi al tampone (esito giunto nella serata del 22 luglio 2020) ma come previsto dalle normative vigenti restano tutti in quarantena”. Per gestire al meglio ogni possibile caso di contagio sull’Isola di Capri, la Regione Campania ha già da settimane siglato con l’ASL Napoli 1 Centro e con i sindaci di Capri e Anacapri – unitamente a FederAlberghi (associazione degli albergatori capresi) e ATEX (settore extra alberghiero e del suo indotto) – un protocollo di sicurezza che assegna ruoli e procedure finalizzate alla tutela della sicurezza della cittadinanza e degli ospiti dell’Isola di Capri. 

 Sull’Isola è inoltre presente H24 un responsabile del dipartimento di Prevenzione grazie al quale ogni caso sospetto può essere trattato in maniera tempestiva. “Non ci sorprende riscontare dei casi sull’Isola di Capri – spiega il direttore generale Ciro Verdoliva – ma ci conforta vedere che il grande lavoro di programmazione e di organizzazione portato a termine nelle scorse settimane ci consente di mantenere sull’Isola una condizione di massima attenzione e sicurezza. Fino a quando la battaglia al virus non sarà conclusa dobbiamo abituarci a convivere con casi di positività che devono essere seguiti da un’attenta indagine epidemiologica e, ove necessario, un tempestivo isolamento. Per questo le condotte individuali sono determinanti; la questione non è avere zero casi, ma riuscire a individuarli subito ed evitare che si moltiplichino. E direi che grazie alla programmazione messa in campo dalla Regione ci stiamo riuscendo al meglio, come testimonia anche il caso del campo Rom”. 

 “Non c’è bisogno di allarmismo, di terrorismo odi un nuovo lockdown. C’è però bisogno di muoversi molto bene nelle reti sanitarie territoriali, quelle che la politica ha smantellato in questi anni”. Commenta così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, la notizia di 3 turisti romani risultati positivi al Covid-19 una volta rientrati nella Capitale dopo una vacanza a Capri (Napoli). Per il primo cittadino è importante “essere molto attenti a prevenire ad essere responsabili, a controllare e isolare immediatamente i casi positivi” e serve che funzioni tutta la rete sanitaria “dai medici di base, i medici di territorio, gli ambulatori, le reti territoriali, gli ospedali, i presidi, le terapie intensive, rianimazioni, medici, infermieri, Asl, tamponi, test sierologici e risorse economiche. Questo serve, non allarmarci se dovessimo avere altre notizie di contagi”. “Questo era un tema assolutamente prevedibile, per ora la situazione, almeno a Napoli, sembra sotto controllo” conclude de Magistris.

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