Ricorre oggi il 136° anniversario dalla nascita di Tina Pica, all’anagrafe Concetta Luisa Annunziata Pica. Indimenticabili le sue interpretazioni al fianco di Eduardo, Totò e Vittorio De Sica

Nacque nel quartiere Borgo Sant’Antonio, da Giuseppe Pica e l’attrice Clementina Cozzolina. Ancora bambina, la piccola Tina cominciò a lavorare come attrice con i suoi genitori in una compagnia teatrale ambulante, a Napoli e dintorni, distinguendosi già per il notevole talento. In gioventù lavorò negli ambienti del teatro napoletano, in particolare nella popolare Compagnia Drammatica diretta da Federico Stella, formazione che, in pianta stabile al Teatro San Ferdinando di Napoli, portava in scena per la maggior parte, drammi firmati da Eduardo Minichini, Luigi De Lise, Francesco G. Starace, Crescenzo Di Maio e dallo stesso Federico Stella.

La Pica a sua volta, fondò una compagnia negli anni venti, il Teatro Italia, dove cominciò lei stessa a scrivere commedie. Negli anni trenta vi fu il grande incontro con la compagnia di Eduardo De Filippo, con il quale iniziò una collaborazione artistica che la vedrà partecipare a commedie teatrali come Napoli milionariaFilumena Marturano, e Questi fantasmi. A parte l’apparizione in due film muti di Elvira Notari del 1916, il suo vero esordio sul grande schermo fu nel film Il cappello a tre punte (1934), di Mario Camerini, seguito da Fermo con le mani! di Gero Zambuto del 1937, con Totò. Dopo varie pellicole, come Il voto (1950) e Ergastolo (1952), a 65 anni interpretò il ruolo di Caramella in Pane, amore e fantasia (1953) e nei seguiti Pane, amore e gelosia (1954), per cui vinse il Nastro d’argento alla migliore attrice non protagonista, e Pane, amore e… (1955), commedie che la consacrarono come una delle caratteriste comiche più amate del cinema italiano del dopoguerra.

Tra le sue interpretazioni più popolari si ricordano quelle in Buonanotte… avvocato! (1955), Destinazione Piovarolo (1955), Un eroe dei nostri tempi (1955), Era di venerdì 17 (1956), Ci sposeremo a Capri (1956), La nonna Sabella (1957), La nipote Sabella (1958), Lazzarella (1957), Il conte Max (1957), La zia d’America va a sciare (1958), La duchessa di Santa Lucia (1959), La Pica sul Pacifico (1959), Non perdiamo la testa (1959) e Ieri, oggi, domani (1963), il suo ultimo lavoro per il cinema, all’età di 75 anni.

Tina Pica si sposò due volte; la prima nel 1912 con l’orefice Michele Ferrari, che però morì giovane, dopo soli sei mesi di matrimonio. Qualche anno dopo morì pure la loro bambina. Nel 1935 Tina decise di risposarsi con un appuntato della polizia municipale, Vincenzo Scarano. Con lui scrisse anche alcuni testi teatrali. Rimasero insieme fino alla morte di lui, nel 1967.

Tina Pica morì a 84 anni a Napoli, a casa del nipote Giuseppe. A lei sono state intitolate una via a Roma e un giardino a Napoli.

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