Giornalisti, Martella: “E’ giusto l’inasprimento delle pene per chi li minaccia perché impedisce la libertà d’informazione”
“Abbiamo voluto quest’incontro – ha spiegato Nardella – per accendere i riflettori su un fatto grave che si ripete ormai quotidianamente: si tratta dei condizionamenti, delle minacce e delle violenze che limitano e ostacolano l’attività dei giornalisti”. “Ciò che conta per il giornalista – ha detto ancora il sindaco – è la piena autonomia, la tranquillità con cui svolge il proprio lavoro. Quando parliamo di condizionamenti ci riferiamo a condizionamenti di qualunque tipo, che possono maturare nell’ambito lavorativo o al di fuori. Oggi parliamo soprattutto dei casi più gravi, di minacce che vengono spesso da ambienti criminali verso i giornalisti. Dobbiamo fare le dovute differenze tra fatti più gravi e meno gravi, sapendo che in ogni caso il principio da tutelare è l’autonomia e la libertà del giornalista”.(AGI)
Ermini, alzare livello opinione pubblica in difesa categoria
. “Bisogna alzare il livello dell’opinione pubblica in difesa della categoria”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura, David Ermini, parlando con i cronisti a margine del convegno “Informazione sotto scorta. Non lasciateci soli. Giornalisti nel mirino” organizzato dalla Fondazione dell’Ordine dei giornalisti della Toscana.
“Queste cose che si sono verificate negli ultimi periodi – ha detto Ermini – sono agghiaccianti, brutte e non degne di un paese civile. Credo che ci debba essere un atteggiamento molto più forte da parte dell’opinione pubblica verso le aggressioni che i giornalisti subiscono”.
Per il vicepresidente del Csm “non ci dobbiamo limitare a contrastare quelli che sono gli episodi di violenza fisica: ci deve essere un atteggiamento dell’opinione pubblica molto più protettivo nei confronti di chi è un elemento portante del nostro sistema della democrazia”.
Come ha spiegato Ermini, “il controllo della stampa sulle attività della politica, dell’imprenditoria, ma vorrei dire anche della magistratura è fondamentale. Credo sia importante sottolineare il fatto che i giornalisti vanno tutelati anche da quelle che sono le difese dalle liti temerarie che spesso vengono poste in essere contro i giornalisti”.
Su questo tema, ha concluso, “c’era una proposta di legge nella passata legislatura che fu bloccata al Senato, ma che la Camera aveva già approvato, dove si interveniva sulle querele temerarie e si interveniva soprattutto seguendo quelli che erano i messaggi dell’Europa cioè togliere le sanzioni detentive verso i giornalisti”. (RASSEGNA STAMPA – AGI)