Napoli, parcheggi “selvaggi” davanti alla Questura, il sindacato di polizia risponde al consigliere Borrelli

“Con le dovute proporzioni, ci pare che la denuncia del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli sulle autovetture dei poliziotti parcheggiate selvaggiamente’ nei pressi di via Medina, dove c’è la Questura, sia una sceneggiata simile nella forma e nella sostanza a quella del ben noto zio avvocato del film “Johnny Stecchino”, dove a un ingenuo Roberto Benigni viene raccontata la storiella che la vera piaga di Palermo e della Sicilia è il traffico”. È quanto afferma,da Napoli in una nota, il Segretario Nazionale Tommaso Delli Paoli. ” Premesso che non cerchiamo privilegi né tanto meno particolari favoritismi, il problema c’è
e non possiamo nasconderlo. Purtroppo,quando si ricerca la visibilità fine a se stessa per motivi elettorali – spiega il sindacalista – anche una buona causa può diventare una cattiva battaglia, esattamente come accaduto con Striscia la Notizia alcuni anni fa. Da allora, per altro, nonostante le nostre richieste al Comune, alla Prefettura e alla stessa Questura, poco o nulla è cambiato, tranne le iniziative del nuovo Questore Dr. Alessandro GIULIANO, insediatosi da pochi mesi, che con enormi sforzi sta cercando di dare soluzione al problema.

Infatti nessuno fino ad oggi è stato capace di farsi carico dell’endemico problema che investe la quasi totalità degli operatori di Polizia in servizio alla Questura di Napoli per la mancanza di aree di parcheggio a loro riservate”. “Anziché fare polemica sterile per qualche like in più su Facebook – prosegue Delli Paoli – il buon Borrelli, ricordandosi di essere in primo luogo un rappresentante delle Istituzioni pagato da tutti noi cittadini per risolvere i problemi, non per crearne, avrebbe potuto far sentire con forza la sua voce nei confronti delle autorità cittadine per ricordare la peculiarità del lavoro delle poliziotte e dei poliziotti, costretti ad effettuare turni di servizio disagiati, suddivisi nell’intero arco delle 24 ore, con orari che spesso, a causa delle ben note criticità relative alle sicurezza a Napoli, si prolungano indefinitamente per emergenze e servizi straordinari”. “I poliziotti – dice ancora -, molti dei quali residenti fuori sede, per la difficoltà a raggiungere il posto di lavoro e per poi far rientro alle proprie abitazioni, sono costretti loro malgrado a usare l’autovettura privata e per questo hanno bisogno di certezze anche nel trovare il posto dove parcheggiare, esattamente come i cittadini. Un problema maggiore si pone ovviamente per le vetture di servizio, sia in borghese che con colori di istituto”. “Invitiamo il consigliere – conclude il rappresentante del Silp Cgil – a trascorrere una mattinata assieme a un poliziotto che guadagna 1.500 euro al mese, che parte da casa anche 2 ore prima per arrivare puntuale al lavoro, che non gode di auto blu e privilegi. Venga con noi, le polemmiche sterili non servono a nessuno e soprattutto non risolvono le questioni”.

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