Addio a Claretta Cerio, prolifica romanziera amica di Douglas e Neruda. Nata a Capri aveva 92 anni, ed era la nipote di Weber e sposò giovanissima Edwin

Addio a Claretta Cerio, scomparsa ad Ambra in Toscana dove viveva da molti anni in ritiro. Aveva 92 anni (era nata a Capri nel 1927). Da parte di sua madre era la nipote di Augusto Weber che fondò la pensione Weber a Capri. Claretta Cerio, all’anagrafe Claretta Wiedermann, a 17 anni sposò Edwin Cerio quando lui ne aveva 70 e conobbe praticamente tutti gli intellettuali e scrittori che frequentavano l’isola in quel periodo. Fu amica tra gli altri di Norman Douglas. Lei ed Edwin ospitarono a Capri Pablo Neruda. È stata una prolifica scrittrice di romanzi in lingua tedesca mentre in Italia ha pubblicato alcuni racconti inerenti la sua infanzia e la sua giovinezza a Capri e i personaggi e gli intellettuali conosciuti durante la sua vita con Edwin.
Scriveva Anna Maria Siena Chianese sul periodico L’Isola: “Se Edwin Cerio fu considerato il quarto faraglione di Capri, sua moglie Claretta Wiedermann può definirsi una roccia erta su Marina Piccola sfiorata da un delizioso ‘vento del sud’. Inoltrandosi tra uomini e libri con ardito fervore e con una scrittura dove l’humour è di casa e la commozione a volte fa da battuta, ella restaura abilmente un affresco d’epoca che nessun orizzonte può contenere. Sfuggono a ogni logos i viaggi del nonno e del padre, moderni Ulisse approdati alla loro Itaca destinandola a terra di nascita e di destino di una bambina che continua ad aggirarsi leggera tra le antiche strade della sua piccola patria, impersonandone i simboli. Sembra ella stessa adornarsi di collanine colorate e di sonagli alle caviglie, correre nel vento con Lucy Flannigan, visitare il trasognato Dombrowski all’ultimo indirizzo, porsi in sintonia con l’innamorato Gregorovius, con l’ambigua Bella Carmelina, con la coppia dove nascostamente abita, ancora per poco, la douceur du vivre”. Era una persona molto schiva e riservata. Non amava essere fotografata nè intervistata. Viveva dal 1970 in Toscana in una casa di campagna molto isolata e non riceveva nessuno salvo pochissimi amici. Era l’ultima testimone vivente ad aver conosciuto il gotha caprese di prima della guerra.
Fonte foto: Lisolaeweb

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