Sciame sismico sul Vesuvio, una trentina di micro scosse registrate in un’ora. Un fenomeno che non desta allarmismo ma rientra nella dinamica di un vulcano attivo

Una trentina di piccoli terremoti registrati in circa un’ora nell’area vesuviana. Dalle 17.27 di ieri sul Vesuvio è iniziato uno sciame sismico terminato intorno alle 18.32, con eventi tutti di lievissima intensità, raggruppati soprattutto in area craterica e lungo il versante rivolto verso Torre del Greco, e piuttosto superficiali. La magnitudo massima raggiunta è stata di 1.2 a una profondità di 1.240 metri, registrata alle 17.45. La concentrazione di sismi a magnitudo bassissime e ipocentri superficiali, confermerebbero che lo sciame sia collegato al fenomeno di subsidenza che interessa l’area craterica dell’edificio vulcanico.

Le rocce cioè cambiano con il tempo la propria caratteristica reologica, addensandosi, e questo spiegherebbe la subsidenza misurata in 5-6 centimetri dal 2012 a oggi. Dalle campagne di misure eseguite dai tecnici dell’Osservatorio Vesuviano con continuità, non emergono deformazioni del suolo imputabili a fenomeni vulcanici, come riferito nei bollettini ufficiali pubblicati dall’ente. In cima, invece, ci sarebbero delle variazioni in quota che evidenziano la lieve subsidenza verosimilmente dovuta a processi di compattazione e/o scivolamento di terreni poco coerenti. Questi sciami non sarebbero quindi spostamenti di magna, che si troverebbero a circa 8-10 chilometri di profondità. Del resto, con riferimento ai quattro livelli di allerta previsti dal piano di emergenza predisposto dalla Protezione Civile, lo stato attuale del Vesuvio corrisponde al «livello verde», ovvero livello base. Nessun allarmismo, ma un fenomeno normale che rientra nella dinamica di un vulcano attivo come il Vesuvio. (Rassegna stampa – Il Mattino)

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